Dall’esordio teatrale al successo cinematografico
Marcello Mastroianni, nato a Fontana Liri (Frosinone) il 28 settembre 1924, è stato un attore italiano che ha lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico del dopoguerra. La sua formazione teatrale, avvenuta sotto la guida di Luchino Visconti, ha gettato le basi per una carriera ricca di sfumature e di interpretazioni memorabili.
Il suo esordio cinematografico risale al 1948 con il film “I Miserabili” di Riccardo Freda, in cui interpretava un rivoluzionario. Negli anni successivi, Mastroianni ha recitato in film di vario genere, spaziando dall’umorismo al dramma, dimostrando una grande versatilità e una capacità di immedesimazione unica.
Tra i primi film che lo hanno visto protagonista ricordiamo “Una domenica d’agosto” (1950) di Luciano Emmer, “Vita da cani” (1950) di Mario Monicelli e Steno, “Parigi è sempre Parigi” (1951) e “Le ragazze di Piazza di Spagna” (1952), entrambi diretti da Emmer. Ha poi preso parte a film di maggiore impegno come “Febbre di vivere” (1953) di Claudio Gora, “Cronache di poveri amanti” (1954) di Carlo Lizzani e “Giorni d’amore” (1954) di Giuseppe De Santis.
La svolta con “Peccato che sia una canaglia” e il sodalizio con Sophia Loren
La vera svolta nella carriera di Mastroianni è arrivata nel 1954 con il film “Peccato che sia una canaglia” di Alessandro Blasetti. Questo film ha segnato l’inizio di un sodalizio duraturo con Sophia Loren, con cui ha recitato in ben undici film nell’arco di quarant’anni, formando una coppia iconica del cinema italiano.
La collaborazione con Federico Fellini e il successo internazionale
Il momento magico della carriera di Mastroianni è indubbiamente legato al suo incontro con Federico Fellini. Nel 1960, Fellini lo scelse per interpretare il giornalista protagonista di “La dolce vita”, un film che ha segnato un’epoca e ha contribuito a consacrare Mastroianni come divo internazionale.
La collaborazione con Fellini è proseguita in altri film come “8 1/2” (1963), in cui Mastroianni ha interpretato una sorta di ‘doppio’ del regista, “La città delle donne” (1980), “Ginger e Fred” (1986) e “Intervista” (1987), in cui interpretava se stesso.
Un’intensa attività nel cinema francese e altri importanti collaborazioni
Negli anni Settanta, Mastroianni ha intensificato la sua attività nel cinema francese, trasferendosi a Parigi e diventando il compagno di Catherine Deneuve, da cui ha avuto una figlia, Chiara, anch’essa attrice.
Durante la sua carriera, Mastroianni ha lavorato con numerosi altri registi di grande talento, tra cui Ettore Scola, con cui ha realizzato otto film, tra cui “Dramma della gelosia” (tutti i particolari in cronaca), “La terrazza” (1980), “Il mondo nuovo” (1982), “Splendor” (1989), “Che ora è?” (1977) e “Una giornata particolare” (1977). Ha inoltre recitato in film di Paolo e Vittorio Taviani (“Allonsanfàn”, 1974), Luigi Comencini (“La donna della domenica”, 1975), Giuseppe Patroni Griffi (“Divina creatura”, 1975), Alberto Lattuada (“Così come sei”, 1978), Luciano Tovoli (“Le général de l’armée morte”, 1984), Marco Bellocchio (“Enrico IV”, 1984), Giuseppe Tornatore (“Stanno tutti bene”, 1990), Francesca Archibugi (“Verso sera”, 1990) e Roberto Faenza (“Sostiene Pereira”, 1995).
Un’icona del cinema italiano
Marcello Mastroianni è stato un attore straordinario, capace di incarnare con maestria personaggi complessi e sfumati. La sua interpretazione ha sempre trasudato autenticità e sensibilità, conquistando il pubblico di tutto il mondo. La sua eredità artistica continua a ispirare le nuove generazioni di attori e registi, rendendolo un’icona del cinema italiano e un simbolo di talento e professionalità.