Delusione per l’Europeo, ma fiducia per i Mondiali
Dino Zoff, ex portiere e campione del mondo con l’Italia nel 1982, ha espresso il suo disappunto per la prematura eliminazione dell’Italia dall’Europeo, ammettendo di aver vissuto la competizione con un pizzico di fiducia. “E’ andata male purtroppo, ho vissuto con un po’ di fiducia questo Europeo ma poi sono usciti troppo presto. E’ andata male e non c’è niente da dire e non mi sento di dare consigli a Spalletti”, ha dichiarato Zoff.
Nonostante la delusione, Zoff guarda avanti con fiducia in vista delle qualificazioni ai Mondiali del 2026, in programma negli Stati Uniti, Messico e Canada. “Ora l’Italia deve qualificarsi ai Mondiali, sarebbe la terza volta che non ci va? Non credo che succeda, certo questi Europei hanno dato un brutto segnale ma ai Mondiali non è possibile che per tre volte di seguito non si vada. Ho fiducia”, ha affermato l’ex portiere.
Zoff: “Basta con la storia dei giovani, giochi chi è capace”
Zoff ha espresso un’opinione decisa sulla politica di favorire i giovani nel calcio, sostenendo che questa pratica dovrebbe essere abbandonata. “Bisogna puntare sui migliori, basta con questa storia dei giovani, gioca chi è capace”, ha dichiarato con fermezza. “Ma i club danno poco spazio ai giovani? Ma crede veramente che se c’è uno forte non lo fanno giocare. Deve finire questa storia. Gioca chi è capace. Se i giovani sono forti giocano, lo sport è una cosa semplice, vince chi arriva primo come nei cento metri. La verità la si vede in campo, è così tutto molto semplice”, ha concluso Zoff.
Le parole di Zoff: un’analisi
Le parole di Zoff riflettono un’opinione forte e diretta, tipica del suo carattere. La sua fiducia nella qualificazione ai Mondiali dimostra un forte legame con la Nazionale italiana e un’incrollabile fede nelle potenzialità del calcio italiano. La sua posizione contro la politica di favorire i giovani, pur comprensibile in un’ottica di risultati immediati, potrebbe essere interpretata come un invito a non trascurare l’importanza di investire sulle giovani leve per il futuro del calcio italiano.