Un’eredità musicale in tre capitoli
Paolo Fresu, trombettista di fama internazionale, ha dato alle stampe “Legacy”, un triplo cd che celebra tre capitoli cruciali della sua carriera musicale. Il disco, pubblicato dalla sua etichetta Tuk Music, raccoglie 36 brani più bonus e brani ‘fantasma’ (59 in totale nell’edizione in vinile) frutto di sessioni di improvvisazione con musicisti storici che hanno accompagnato il percorso artistico di Fresu.
Il progetto comprende 40 anni di collaborazione con il Quintetto storico, 22 anni con il pianista americano Uri Caine e 20 anni con il Devil Quartet. Invece di ripercorrere i successi del passato, Fresu ha scelto di entrare in sala di registrazione con i suoi compagni di viaggio per dare vita a un disco che celebra la libertà espressiva, con brani che spaziano da Bellini ai classici del jazz, da Gershwin a Alice Cooper fino a Modugno.
L’improvvisazione come filo conduttore
“Legacy”, come spiega Fresu, rappresenta un’eredità, un lascito. Nonostante il titolo possa suggerire un addio alle scene, il trombettista ha ribadito di voler continuare a sperimentare e a spingere i confini della musica. “Il jazz è libertà e improvvisazione”, ha affermato, sottolineando come il genere non possa essere statico ma richieda un continuo rinnovamento.
Il disco, totalmente improvvisato, è frutto di una profonda conoscenza reciproca tra i musicisti e di una grande capacità di ascolto. “È questa l’eredità da tramandare”, ha commentato Fresu, riferendosi al Quintetto storico, gruppo con lo stesso organico da oltre 40 anni, forse il più longevo del jazz europeo.
Un suono che racconta una vita
Fresu ha definito il suo jazz come contemporaneo, un genere che abbraccia l’acustica, l’elettronica e collaborazioni con artisti pop come Ornella Vanoni e Peter Gabriel. La sua musica, ha spiegato, racchiude le sue passioni e i suoi ascolti, dai classici alla musica brasiliana ai suoni del mondo. Il filo conduttore, secondo Fresu, è la ricerca sonora e la ricerca melodica, che si fondono nel suono del suo strumento.
La Tuk Musik, etichetta fondata da Fresu nel 2010, offre ai giovani artisti la possibilità di entrare nel mondo discografico, ma è anche un modo per Fresu di pensare la musica a 360 gradi. “Disegnare il programma di un festival, scegliere un artista per la mia etichetta o la copertina di un disco è una maniera diversa di scrivere un’altra partitura”, ha affermato.
Il potere della musica
“Legacy” rappresenta un’occasione per riflettere sul ruolo della musica nella società. Fresu, con la sua lunga carriera e il suo impegno nel Time in Jazz, dimostra come la musica possa essere uno strumento di comunicazione potente, capace di toccare il cuore e di esprimere valori universali. La sua visione della musica come strumento di cambiamento e di miglioramento del mondo è un messaggio importante in un’epoca segnata da divisioni e conflitti.