Indagine del MUR sui test di Medicina
Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha avviato un’indagine sui test di accesso alla facoltà di Medicina svoltisi lo scorso 28 maggio, indirizzando una lettera ai rettori di tre università del Sud Italia: Giovanni Francesco Nicoletti (Università Vanvitelli), Massimo Midiri (Università di Palermo) e Matteo Lorito (Federico II di Napoli).
Nella lettera, il MUR ha richiesto “con cortese sollecitudine informazioni puntuali sulle modalità in cui si è svolta la prova”, nel rispetto dell’autonomia degli atenei nell’organizzazione del test. Il ministero ha chiesto “ogni elemento informativo concernente” la preparazione della prova, i presidi adottati per garantire il regolare svolgimento e le eventuali irregolarità riscontrate.
Risultati anomali negli atenei del Sud
La richiesta di informazioni da parte del MUR è scaturita da alcune segnalazioni emerse su siti specializzati, secondo le quali gli atenei del Sud Italia avrebbero registrato risultati migliori rispetto ad altri atenei, con punteggi massimi concentrati in particolare all’Università di Palermo e alle due università campane Federico II e Vanvitelli.
Secondo le informazioni diffuse, queste università avrebbero registrato quasi il triplo dei punteggi massimi rispetto alla Statale di Milano, in rapporto ai candidati. Inoltre, i candidati di questi atenei avrebbero ottenuto un punteggio medio superiore alla media nazionale.
Prospettive di ricorsi
Le segnalazioni sui risultati dei test hanno suscitato preoccupazione tra i candidati di altre università, che si sono detti pronti a presentare ricorsi. La disparità di risultati tra atenei del Nord e del Sud ha alimentato dubbi e sospetti sulla regolarità delle prove.
Il MUR, con la sua richiesta di informazioni, intende fare chiarezza sulla vicenda, garantendo trasparenza e correttezza nell’ammissione alla facoltà di Medicina.
Trasparenza e equità nei test di accesso
L’indagine del MUR sui test di Medicina è un passo importante per garantire trasparenza ed equità nell’accesso a una facoltà altamente competitiva. È fondamentale che le prove siano svolte in condizioni di parità per tutti i candidati, indipendentemente dalla loro provenienza geografica. La chiarezza sui risultati e sulle modalità di svolgimento dei test è essenziale per ristabilire la fiducia nel sistema universitario.