L’accusa della Commissione Ue
La Commissione Europea ha comunicato a Microsoft la sua opinione preliminare secondo cui l’azienda avrebbe violato le norme antitrust europee. L’accusa si basa sul presunto legame imposto tra l’app di comunicazione Teams e i prodotti Office 365 e Microsoft 365, entrambi dominanti nel mercato delle applicazioni di produttività ‘software as a service’ (SaaS) per uso professionale.
L’indagine, avviata a luglio 2023, ha portato la Commissione a ritenere che Microsoft, dal 2019, abbia collegato Teams alle sue principali applicazioni SaaS, limitando così la concorrenza e consolidando la propria posizione di mercato.
La risposta di Microsoft
In risposta alle accuse, Brad Smith, Vice Chair e Presidente di Microsoft Corp., ha dichiarato di apprezzare la chiarezza fornita dalla Commissione e di essere pronti a collaborare per trovare soluzioni alle preoccupazioni sollevate. Microsoft si è impegnata a separare Teams e ad intraprendere passi verso l’interoperabilità con altri servizi.
Implicazioni per il mercato
Questa indagine solleva importanti questioni riguardo alla competitività nel mercato delle applicazioni SaaS. Se Microsoft fosse ritenuta colpevole di pratiche anticoncorrenziali, potrebbero esserci conseguenze significative per l’azienda, con possibili sanzioni e obblighi di modificare le proprie strategie commerciali. L’esito dell’indagine potrebbe avere un impatto sull’intero settore, spingendo le aziende a rivalutare le proprie pratiche e a garantire una maggiore interoperabilità tra i propri prodotti.