Otto barche a vela confiscate al crimine per la campagna “Mare di Legalità”
La Lega Navale Italiana ha dato il via alla campagna “Mare di Legalità” con l’inaugurazione di otto barche a vela confiscate al crimine. Le imbarcazioni, che in passato sono state coinvolte in attività illegali come traffico di droga, migranti e riciclaggio di denaro sporco, sono state rimesse a nuovo e intitolate a vittime di mafia e terrorismo.
L’evento si è svolto al porto turistico di Roma, a Ostia, alla presenza del presidente della Lega Navale Italiana, Donato Marzano, che ha spiegato come le barche diventeranno un simbolo della lotta contro la criminalità, proiettando la storia di quei “servitori dello Stato che hanno combattuto, perfettamente consapevoli dei rischi che correvano, il terrorismo e le mafie”.
Un omaggio alle vittime e un messaggio di speranza
Le otto barche a vela portano i nomi di figure simbolo della lotta contro la criminalità organizzata, tra cui il sindacalista Placido Rizzotto, il generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il giornalista Pippo Fava, il politico Piersanti Mattarella, il giornalista Peppino Impastato, l’ufficiale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera Natale De Grazia, la magistrata Francesca Morvillo e gli agenti della scorta sulla Quarto Savona Quindici, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Secondo Marzano, le barche “diventeranno così il simbolo, proiettando in mare e dal mare, nei porti e nelle comunità, la storia di quei servitori dello Stato”. La campagna prevede la navigazione delle imbarcazioni in giro per l’Italia per un anno e mezzo, con l’obiettivo di raccontare la storia di queste vittime nelle scuole, nei porti e nelle comunità.
Un’iniziativa simbolica con un forte impatto sociale
La campagna “Mare di Legalità” rappresenta un’iniziativa simbolica importante, che mira a tenere viva la memoria delle vittime di mafia e terrorismo e a promuovere la legalità. La scelta di utilizzare barche confiscate al crimine come simbolo di questa lotta è un messaggio forte e chiaro, che sottolinea la determinazione dello Stato a contrastare la criminalità e a riappropriarsi di beni che sono stati sottratti alla collettività.