Un finanziere a supporto dei giudici
Il Tribunale di Milano ha introdotto una novità nelle cause di separazione e divorzio, avvalendosi di un militare della Guardia di Finanza per supportare i giudici nelle indagini. Si tratta di una prima assoluta in Italia, fortemente voluta dal presidente del Tribunale milanese Fabio Roia e dal Comandante interregionale dell’Italia Nord-Occidentale della Gdf, il generale Fabrizio Carrarini.
Il finanziere, in qualità di ufficiale di polizia giudiziaria, collabora con i magistrati della nona sezione civile del Tribunale, specializzata in “famiglia, separazioni e divorzi”, presieduta da Anna Cattaneo. Il suo compito è quello di svolgere accertamenti relativi alle richieste di natura patrimoniale avanzate in sede di separazione o divorzio, nonché di affidamento di minorenni.
Indagini patrimoniali e violenze domestiche
L’ufficiale della Gdf può accedere a banche dati riservate, tra cui lo Sdi (Sistema di indagine), per rintracciare atti di polizia giudiziaria utili a indagini in corso, in particolare in casi di presunti abusi o maltrattamenti familiari, o di irregolarità economiche emerse durante le cause di separazione o divorzio.
Inoltre, l’investigatore può ricostruire le situazioni patrimoniali dei coniugi, analizzando dichiarazioni dei redditi e controllando eventuali beni occultati al fisco. In alcuni casi, le indagini potrebbero sfociare in un procedimento penale autonomo e distinto dal procedimento civile.
Un’innovazione promettente
L’introduzione di un militare della Guardia di Finanza all’interno del Tribunale di Milano rappresenta un’innovazione promettente per la gestione delle cause di separazione e divorzio. L’accesso a informazioni riservate e le competenze specifiche della Gdf potrebbero contribuire a garantire una maggiore efficacia e accuratezza nelle indagini, favorendo una risoluzione più equa delle controversie familiari.