Un viaggio attraverso l’architettura del Corno d’Africa
Il Maxxi L’Aquila ha inaugurato la mostra “Architetture e città nel Corno d’Africa”, la prima esposizione del museo dedicata interamente all’architettura. Curata da Andrea Mantovano, sotto la direzione di Maxxi Architettura, la mostra si concentra sul processo di decolonizzazione del patrimonio architettonico in Etiopia, Eritrea e Somalia, offrendo una prospettiva contemporanea attraverso il lavoro di artisti, architetti e studiosi locali e internazionali.Secondo Lorenza Baroncelli, direttrice di Maxxi Architettura e Design contemporaneo, l’obiettivo della mostra è “esplorare e approfondire le radici di un’identità comune, creando occasioni di confronto e scambio attraverso i linguaggi universali dell’arte e dell’architettura”. La mostra si inserisce inoltre nel Piano Mattei, contribuendo al rafforzamento delle relazioni culturali.
Un patrimonio condiviso: l’eredità italiana
La mostra esplora il patrimonio architettonico del Corno d’Africa, ponendo l’accento sull’eredità dell’attività progettuale italiana, opera di architetti e urbanisti noti e meno noti. L’esposizione include contributi di diversi fotografi e studiosi, tra cui Michael Tsegaye (Etiopia), Farah Omar Nur (Somalia), Asmara Heritage Project con l’ingegnere Medhanie Teklemariam e il fotografo Edward Denison (Eritrea), Arturo Mezzedimi e Veglio Bertani (professionisti italiani).Le immagini di Michael Tsegaye offrono una riflessione sullo sviluppo urbano in Etiopia, mentre Farah Omar Nur documenta la situazione in Somalia. L’Asmara Heritage Project, invece, si concentra sull’Eritrea, evidenziando il lavoro di ingegneri e fotografi.La mostra racconta le città di Addis Abeba, Asmara e Mogadiscio, offrendo un’analisi del patrimonio architettonico condiviso e dell’influenza italiana nella regione.
L’importanza di un dialogo culturale
La mostra “Architetture e città nel Corno d’Africa” rappresenta un’importante occasione per riflettere sul ruolo dell’architettura come ponte tra culture e per comprendere il processo di decolonizzazione del patrimonio architettonico in una regione complessa come il Corno d’Africa. L’esposizione evidenzia l’eredità italiana nella regione, ma anche la ricchezza e la diversità delle culture locali, promuovendo un dialogo culturale significativo.