Un Festival all’insegna dell’Imperfezione
La storica manifestazione culturale Torino Spiritualità, ideata e organizzata dalla Fondazione Circolo dei lettori, torna con la sua 20esima edizione dal 25 al 29 settembre, dedicando il suo programma al tema dell’imperfezione. Il titolo scelto per questa edizione è “Come legni storti. L’imperfezione, l’errore, l’inciampo“, un richiamo esplicito al pensiero di Immanuel Kant, di cui ricorre il terzo secolo dalla nascita. Il filosofo tedesco, infatti, definiva l’essere umano un “legno storto” e ne deduceva che da una creatura così complessa non poteva mai nascere qualcosa di perfettamente dritto.
La preview del festival si terrà il 12 settembre al Teatro Carignano con la lettura di “La Strada” di Cormac McCarthy da parte dell’attore Luigi Lo Cascio, a un anno dalla scomparsa dello scrittore. L’inaugurazione ufficiale è prevista invece per il 25 settembre presso la Chiesa di San Filippo Neri, con la partecipazione del monaco londinese Laurence Freeman, direttore e guida spirituale della Wccm – World Community for Christian Meditation.
Ospiti e Temi del Festival
Il programma di Torino Spiritualità 2023 vanta la presenza di numerosi ospiti di spicco, tra cui Chandra Candiani, Vera Gheno, Massimo Recalcati, Daniel Schreiber, Vanessa Roghi, Vito Mancuso, David Foenkinos e Fabio Geda. Il festival si propone di esplorare il tema dell’imperfezione attraverso diverse prospettive, riflettendo sull’errore, l’inciampo e la fragilità che caratterizzano l’esperienza umana.
“Chi può dire di non aver commesso passi falsi o di non aver mai preso lucciole per lanterne? Nessuno, perché essere imperfetti è l’inevitabile corredo del dirsi umani“, afferma Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritualità. “Quest’anno allora, per celebrare degnamente il ventennale di Torino Spiritualità, proviamo a incrinare la rotonda perfezione dell’anniversario volgendoci ai nostri errori e ai nostri inciampi” conclude Buonaiuto.
L’Immagine del Festival: Un Gioco di Contrasto
L’immagine guida di questa edizione, realizzata dall’illustratore Francesco Chiacchio (Ghirigori Agency), si ispira alla metafora kantiana del legno storto, ma ne rovescia il significato. L’immagine presenta un legno perfettamente dritto e geometrico, come una squadra da disegno, trasformato nella vela di una barca che solca un intricato oceano di linee curve. Questo gioco di contrasto vuole rappresentare la complessità dell’essere umano, che pur essendo imperfetto, è capace di navigare in un mondo ricco di sfumature e contraddizioni.
Un Tema Attuale e Profondo
La scelta di dedicare un festival al tema dell’imperfezione umana è particolarmente attuale in un’epoca dominata da un’ossessiva ricerca della perfezione e dell’apparenza. Torino Spiritualità, con la sua 20esima edizione, si propone di riportare l’attenzione sulla fragilità e la complessità dell’esistenza umana, invitando a riflettere sull’errore come parte integrante del percorso di vita.