Le raccomandazioni del T20 per il G20
Il gruppo di approfondimento del G20, il T20, ha formulato una serie di raccomandazioni indirizzate ai leader del G20, in vista del vertice di novembre a Rio de Janeiro. Tra le proposte spiccano il rafforzamento della cooperazione multilaterale nell’ambito dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà e l’adozione di una politica fiscale progressiva con una revisione dei sussidi ai combustibili fossili, al fine di ridurre le disuguaglianze e promuovere la giustizia climatica.
Il comunicato finale della Conferenza intermedia del T20, che si è tenuta a Rio de Janeiro il 2 e 3 luglio, è stato diffuso oggi e include dieci raccomandazioni prioritarie, elaborate da 121 think tank nazionali e internazionali, membri del mondo accademico, rappresentanti del settore pubblico e privato e della società civile.
Questa è la prima volta che le conclusioni del T20 vengono pubblicate in anticipo, con l’obiettivo di influenzare concretamente i negoziati dei leader e la stesura della dichiarazione congiunta del vertice.
Focus sul Sud del mondo
Seguendo l’indirizzo generale della presidenza brasiliana, il T20 ha aumentato la partecipazione di think tank del Sud del mondo, in particolare di Africa e America Latina. Le raccomandazioni, forgiate sui principi di rappresentatività, inclusività ed efficacia, si concentrano su temi quali la lotta alla fame e alle disuguaglianze, la transizione energetica, la trasformazione digitale e la riforma della governance internazionale.
Ogni raccomandazione è accompagnata da suggerimenti pratici su come implementarla.
L’influenza del T20 sul G20
È interessante notare come il T20 abbia deciso di rendere pubbliche le sue raccomandazioni in anticipo, mostrando una volontà di influenzare direttamente i negoziati del G20. Questo potrebbe essere un segnale di un maggiore protagonismo dei think tank nel processo decisionale internazionale, con l’obiettivo di contribuire a un’agenda politica più inclusiva e orientata alle sfide globali.