Un regista fuori dagli schemi
Stefano Calvagna, regista indipendente e poco classificabile, ha deciso di raccontare la sua vita nel libro autobiografico “Se non entro, scavalco”, edito da Castelvecchi. Un memoir che svela un percorso esistenziale ricco di sfide e contraddizioni, lontano dai sentieri battuti. Calvagna si è sempre distinto per un cinema fuori dalle convenzioni, incentrato su personaggi ai margini della società: criminali, disadattati, rapinatori, buttafuori, prostitute e pugili. Il suo intento è stato quello di portare sul grande schermo la “vita cruda” e la “verità celata”, mostrando un mondo spesso ignorato dal cinema mainstream.
Un’esistenza turbolenta
L’autobiografia non si limita a raccontare il cinema di Calvagna, ma traccia anche i contorni di una vita complessa e mai ordinaria. Dal passato di ragazzino di umili origini che giocava a fare film alle esperienze turbolente come ultras nei Viking Lazio, fino al colpo di pistola ricevuto in un agguato che ha segnato profondamente la sua esistenza, Calvagna ha vissuto avventure e affrontato ostacoli, attraversando alti picchi e brusche cadute.Con uno stile diretto, dissacrante e spesso divertente, l’autore accompagna il lettore lungo i sentieri di amori e storie, rabbia e passioni, rivelando con autenticità il passato di un uomo che ha sempre vissuto ai margini, ma che ha portato una visione e un linguaggio nuovi nel cinema italiano.
Un cinema low-budget e controcorrente
Calvagna ha sempre realizzato film rigorosamente low-budget, o come ama definirli lui, “love-budget”. Tra le sue opere ricordiamo Senza paura (1999), Il lupo (2007), Non escludo il ritorno (2014) su Franco Califano, Si vis pacem para bellum (2016) e Baby-gang (2019).Attualmente, Calvagna vive tra Londra, dove ha aperto una pasticceria e un ristorante italiani, e Roma, dove sta lavorando ad un nuovo film.
Un’autobiografia che promette di essere coinvolgente
“Se non entro, scavalco” sembra promettere un’autobiografia coinvolgente e ricca di spunti di riflessione. La vita di Calvagna, tra cinema controcorrente ed esperienze di vita turbolente, offre un punto di vista originale sul mondo e sulle sue contraddizioni. La sua storia, raccontata con uno stile diretto e sincero, potrebbe catturare l’attenzione di un pubblico curioso di scoprire un artista e un uomo che ha sempre scelto di vivere secondo le proprie regole.