Preoccupazione per l’iscrizione in Serie D e mancato confronto con il Comune
Francesco Agnello, proprietario dell’Unione Sportiva Ancona attraverso la società “The Dream” S.r.l., ha espresso preoccupazione per la mancanza di risposte da parte del Comune di Ancona riguardo all’iscrizione del club in Serie D. Agnello, in veste di amministratore unico e legale della società, ha dichiarato, tramite un comunicato, la propria disponibilità a mantenere gli obiettivi comuni e popolari, rispettando le aspettative dei tifosi.
Nonostante numerosi tentativi di incontro con la città e il Comune, Agnello lamenta di non aver ricevuto alcuna risposta, situazione che desta “seria preoccupazione” riguardo all’iscrizione in Serie D, obiettivo condiviso sia dal club che dall’amministrazione comunale.
Dubbi sulla regolarità del bando pubblico
Agnello ha sollevato dubbi sulla regolarità del bando pubblico per la cessione della società, ponendo alcuni quesiti all’amministrazione di Ancona. In particolare, ha chiesto quale crisi d’impresa sia stata dichiarata alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) dal Comune per ottenere l’applicazione dell’art. 52 delle NOIF, chiedendo quali contenuti specifici siano stati notiziati alla Figc.
Agnello ha inoltre sottolineato che l’art. 52 delle NOIF è stato accettato dalla FIGC sulla base della dichiarazione presentata dal Comune e dal Sindaco Silvetti, sollevando interrogativi sulla regolarità del bando pubblico.
Si è chiesto come sia stato possibile aprire un bando pubblico dopo che il Comune e il Sindaco sono stati informati, tramite comunicato stampa e pec, della cessione delle quote dell’US Ancona da Tiong ad Agnello, chiedendo quali siano state le comunicazioni con il Presidente della Figc, Gabriele Gravina.
Priorità alla tutela dei lavoratori e della popolazione
Agnello ha chiesto al Sindaco di dare la priorità alla tutela dei lavoratori e della popolazione, domandando chi garantirà i fornitori e i creditori in caso di conclusione del bando, considerando che la decadenza della matricola dell’Us Ancona non consentirebbe il recupero dei crediti.
Il neo proprietario dell’Us Ancona ha lamentato che i media locali continuano a pubblicare articoli che screditano erroneamente la sua posizione, colpendo involontariamente anche chi crede nel cambiamento del regime dell’Us Ancona.
Un’ situazione complessa con diverse questioni da chiarire
La vicenda dell’Us Ancona presenta diverse questioni da chiarire, soprattutto in merito alla regolarità del bando pubblico e al ruolo del Comune nella vicenda. Le dichiarazioni di Agnello sollevano dubbi sull’applicazione dell’art. 52 delle NOIF e sulla trasparenza delle comunicazioni tra il Comune, il Sindaco e la Figc. Sarà interessante seguire gli sviluppi della situazione e le eventuali risposte del Comune alle domande poste da Agnello.