Un omaggio a Puccini nel centenario della sua morte
Il Caracalla Festival 2024 ospita “Vissi d’arte, vissi d’amore. Aspettando Giacomo Puccini”, uno spettacolo che celebra il centenario della morte del grande compositore italiano Giacomo Puccini. L’evento, in scena il 29 giugno e il 2 luglio alle 21 al Teatro del Portico, è un’ibridazione unica tra una lettura teatrale e un programma radiofonico in diretta, con il pubblico presente in platea.L’idea dello spettacolo, ideato e interpretato da Massimiliano Finazzer Flory, è quella di raccontare la vita di Puccini attraverso la lettura delle sue lettere e dei libretti utilizzati dal compositore, grazie alla collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi. L’attore e regista ripercorre la formazione, i grandi successi e gli ultimi momenti di vita del musicista lucchese.
Un viaggio nel tempo tra teatro e radio
Lo spettacolo si presenta come un viaggio nel tempo, che unisce la figura di Puccini con il 1924, anno della sua scomparsa e della prima trasmissione radiofonica in Italia. “In Vissi d’arte, vissi d’amore, uno speaker appassionato di cinema e ignorante di Puccini, ci racconta in studio vita, morte e miracoli di Puccini e di tanto in tanto manda in onda brani lirici leggendone i libretti come fossero sceneggiature di film”, spiega Finazzer Flory.Grazie a questa struttura, gli spettatori vengono trasportati in una doppia epoca: quella di Puccini e quella della comunicazione radiofonica, creando un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.
Musica dal vivo e un dietro le quinte in scena
Oltre alla voce recitante di Finazzer Flory, lo spettacolo vede la partecipazione del soprano Caterina Meldolesi e del tenore Marco Miglietta, che eseguono brani tratti dalle opere più famose di Puccini come “Le Villi”, “Manon Lescaut”, “La bohème”, “Tosca”, “Madama Butterfly”, “La Fanciulla del West”, “Gianni Schicchi” e “Turandot”, accompagnati al pianoforte da Zenoviia-Anna Danchak.Un elemento distintivo dello spettacolo è la rappresentazione del dietro le quinte, quasi a voler rendere omaggio alle maestranze che lavorano dietro le quinte di un’opera. “Il dietro le quinte – spiega il regista – diventa un’altra quinta, spettacolo nello spettacolo, è l’arte nel suo farsi e nel suo darsi. Ho voluto quindi rappresentare ciò che non si vede dell’opera ma che ne restituisce il corpo: falegnami, elettricisti, truccatrici, costumisti quali attori in scena dietro il palcoscenico”.
Un omaggio innovativo e coinvolgente
“Vissi d’arte, vissi d’amore” si presenta come un omaggio originale e coinvolgente a Puccini, che unisce elementi teatrali e radiofonici in un’esperienza unica. La scelta di ripercorrere la vita del compositore attraverso le sue lettere e i libretti, con l’aggiunta di musica dal vivo, crea un’atmosfera intima e suggestiva, capace di coinvolgere il pubblico e di avvicinarlo alla figura di Puccini in modo nuovo e appassionante.