Tregua al Nord, caldo africano al Centro-Sud
Secondo le previsioni del meteorologo Lorenzo Tedici del sito www.iLMeteo.it, è attesa una tregua dal maltempo al Nord Italia a partire da venerdì. Le temperature, attualmente 5°C sotto la media al Centro-Nord, dovrebbero aumentare fino a 10-12°C sopra la media al Centro-Sud, con il ritorno del caldo africano quasi ovunque. Lo sbalzo termico più pronunciato si prevede al Centro Italia, con un aumento della temperatura fino a 15 gradi tra giovedì e sabato.
Maltempo al Nord fino al 3 luglio
Nonostante la tregua prevista per giovedì e venerdì, al Nord Italia si prevedono nuove piogge almeno fino al 3 luglio, con una breve pausa tra giovedì e venerdì. Questo andamento climatico ricorda, secondo Tedici, quello del 2004 e del 2005, quando l’estate tardò ad arrivare al Nord Italia.Il meteorologo spiega che questa situazione è legata all’assenza dell’anticiclone delle Azzorre, l’alta pressione che normalmente porta condizioni estive stabili e durature.
Temporali e caldo nel resto d’Italia
Nelle prossime ore si prevedono temporali, a tratti intensi, sulla fascia adriatica e sul Triveneto, con la perturbazione che si sposterà poi verso Croazia e Serbia. Per giovedì e venerdì è previsto bel tempo, seguito dal ritorno del caldo con picchi di 38-39°C sulle Isole Maggiori, 34°C a Roma e 33°C a Forlì. Il fine settimana vedrà un’Italia nuovamente divisa tra forti piogge al Nord e caldo al Sud. Sabato sono previste piogge intense in Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia, con piogge in serata sul Triveneto. Sul resto della penisola, sole e caldo con temperature fino a 38°C in Sicilia, 37°C a Benevento, Caserta e Terni, 36°C in Puglia e 35°C a Bolzano, Frosinone, Napoli e Roma. Domenica la temperatura potrebbe raggiungere i 40 gradi a Bari, Siracusa e Taranto, con 39 gradi a Catania, Foggia e Lecce e in diverse località della Sardegna.
Sbalzi termici e anomalie climatiche
Le previsioni meteorologiche segnalano un quadro complesso con sbalzi termici significativi e un’estate che sembra tardare ad arrivare al Nord Italia. Questa situazione, che ricorda quella del 2004 e del 2005, potrebbe essere un’ulteriore conferma dell’influenza dei cambiamenti climatici sugli schemi meteorologici, con eventi estremi sempre più frequenti.