Un festival dedicato al documentario sulle alture di Vico Equense
Dal 17 al 24 luglio, l’incantevole scenario del Faito, a 1.200 metri sul livello del mare di Vico Equense (Na), ospiterà la diciassettesima edizione del Faito Doc Festival. Il festival, ideato e diretto da Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro, si svolgerà sotto il tema guida “Radici”, un’ambiziosa metafora che accompagnerà l’esplorazione del mondo del documentario attraverso proiezioni ed eventi immersi nella natura.
50 documentari da tutto il mondo e una giuria internazionale
Il festival proporrà ben 50 documentari provenienti da oltre 20 Paesi del mondo, di cui 27 saranno in competizione per i premi nelle tre categorie: lungometraggi e due categorie per cortometraggi. La giuria internazionale “I Magnifici” sarà composta da nomi di spicco del settore, tra cui Sergio Guataquira Sarmiento, regista vincitore dell’edizione 2023 con “Adieu Sauvage”, Rudi Maerten, montatore, Perrine Robert, responsabile dei programmi di Lyon Capitale TV, Diletta Ciociano, caporedattore di Taxi Drivers, e Marcello Bivona, regista.
Eventi e focus: dalla masterclass alla Palestina
Il programma del festival prevede una ricca serie di eventi, tra cui una masterclass tenuta da Maricetta Lombardo, una delle più importanti professioniste del suono in Italia, vincitrice del David di Donatello. La musica sarà protagonista con il concerto di tammorra pimontese in programma il 24 luglio. Il 20 giugno, il festival si focalizzerà sulla Palestina con la proiezione del film “Ma’loul fête sa destruction” di Michel Khleifi, seguito da uno spettacolo con Omar Suleiman, “La terra delle arance tristi” di Patrizia di Martino, tratto dal racconto di Ghassan Khanafani.Tra i film in programma spiccano “Going Home” dell’anglo-palestinese Omar Al Qattan e diversi film sui migranti, come “Un Paese di Resistenza” di Shu Aiello e Catherine Catella su Mimmo Lucano, “Apnea” di Stefano Poggioni, Claudia Cataldi ed Elena Poggioni, “Go friend go” di Gabriele Licchelli, Francesco Lorusso e Andrea Settembrini, e “Sconosciuti puri” di Valentina Cicogna e Mattia Palombo.
Laboratori, mostre e incontri
Il festival proporrà anche laboratori come il Pitching Faito Doc “delle Ali per gli Autori”, un laboratorio di scrittura documentaria per giovani autori, con la partecipazione di mentori come Marilyn Watelet, Massimo Iannetta, Amel Bouzid e Giuseppe Bisceglia. Torna il DOC NOW! guidato da Antonio Maiorino, con ospite Michel Khleifi e il suo film “Noce en Galilée”.Il festival offrirà inoltre proiezioni di classici per grandi e bambini con Docs for Kids a cura di Milena Bochet, il laboratorio Faito Giovani con Poesie nella natura con Bénédicte Mancini, mostre di Land Art con l’Accademia di Belle arti di Napoli, la “Biblioteca Vivente” con i residenti del Centro terapeutico Il Camino, incontri e passeggiate artistiche nel bosco a cura del naturalista Nando Fontanella.
Un festival che celebra la diversità e l’impegno sociale
Il Faito Doc Festival si presenta come un evento ricco di spunti di riflessione, con una programmazione che spazia tra tematiche sociali come la migrazione, la Palestina e il ruolo del documentario come strumento di denuncia e di approfondimento. La scelta del tema ‘Radici’ sembra voler sottolineare l’importanza di guardare al passato per comprendere il presente e costruire il futuro, un messaggio che risuona in un’epoca di grandi sfide e cambiamenti.