Un nuovo assetto per la governance di Edizione
L’assemblea di Edizione, la holding di partecipazioni della famiglia Benetton con un patrimonio di 12 miliardi di euro, ha approvato il 26 giugno una riorganizzazione della governance. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, il nuovo assetto prevede un ruolo più centrale e autonomo del board, con il potere decisionale strategico del gruppo che passa dall’assemblea al consiglio di amministrazione.Questo cambiamento, secondo il quotidiano economico, è parte di un nuovo “patto di famiglia” che mira a gestire l’ingresso della terza generazione dei Benetton nella gestione della holding. La riorganizzazione porterà Edizione ad adottare un sistema di governance monistico, con deleghe e poteri ampliati per Alessandro Benetton, presidente del board.
Il ruolo centrale di Alessandro Benetton
La riforma della governance di Edizione conferisce ad Alessandro Benetton un ruolo di maggiore centralità nella gestione della holding. Il nuovo sistema monistico, con il potere decisionale trasferito al board, conferirà al presidente del consiglio di amministrazione un’autonomia maggiore nelle scelte strategiche del gruppo.Questo cambiamento potrebbe essere interpretato come una strategia per assicurare un passaggio ordinato del testimone alla terza generazione dei Benetton, garantendo al contempo la continuità della guida e della strategia di Edizione.
Un passaggio generazionale strategico
La riorganizzazione della governance di Edizione sembra rispondere all’esigenza di un passaggio generazionale ordinato e strategico all’interno della famiglia Benetton. La scelta di un sistema monistico con un ruolo centrale per Alessandro Benetton potrebbe essere interpretata come una strategia per garantire la continuità della leadership e del percorso strategico di Edizione, garantendo al contempo l’ingresso della terza generazione nella gestione della holding.