L’azione di protesta
La scalinata di Trinità dei Monti, nel cuore di Roma, è stata teatro di un’azione di protesta contro i femminicidi da parte di attiviste del movimento “Bruciamo Tutto”. L’evento si è verificato nella mattinata, con sei attiviste che hanno raggiunto la parte alta delle scale di Piazza di Spagna, esponendo uno striscione del movimento e gettando volantini con i nomi delle vittime di femminicidio, a partire da Giulia Cecchettin.
Secondo la nota diffusa dal movimento, un’attivista ha attirato l’attenzione urlando, mentre un’altra ha srotolato lo striscione di “Bruciamo Tutto” e un altro striscione con la data del prossimo incontro. Altre due attiviste, insieme a una coppia posizionata più in basso sulla scalinata, hanno versato vernice rossa sulle scale e sparso fogli di carta con i nomi delle vittime.
Il movimento “Bruciamo Tutto” ha spiegato che l’azione mirava a richiamare l’attenzione della società su un problema che non può più essere ignorato, criticando l’inazione del governo in merito e denunciando i tagli ai fondi per i centri antiviolenza e l’attacco alla legge 194.
Intervento delle forze dell’ordine e pulizia
L’azione ha portato all’intervento di pattuglie della Polizia Locale del I Gruppo Centro Storico e della Polizia a Piazza di Spagna. La Sovrintendenza è stata avvisata per la pulizia e la valutazione di eventuali danni al monumento.
Due squadre interventi speciali di AMA sono state chiamate per rimuovere la vernice rossa. Il personale aziendale, in coordinamento con la Polizia Locale e la Sovrintendenza Capitolina, ha utilizzato idropulitrici speciali con getto di acqua calda per evitare danni ai gradini storici. Gli operatori AMA sono ancora sul posto per completare le operazioni di rifinitura.
Protesta e dibattito pubblico
L’azione di protesta, pur suscitando polemiche per il danno arrecato al monumento, ha sicuramente acceso il dibattito pubblico sul tema del femminicidio, un problema che purtroppo continua ad affliggere la società italiana. L’utilizzo di metodi estremi come l’imbrattamento di beni storici solleva interrogativi sull’efficacia di tali azioni nel sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere le istituzioni ad agire con maggiore incisività.