Il veto di Orban resiste
Il premier ungherese Viktor Orban, al momento, non ha ancora rimosso il veto sull’erogazione degli aiuti militari all’Ucraina, per un totale di 6,6 miliardi di euro. Questa cifra comprende 1,6 miliardi di euro di rimborsi arretrati verso alcuni Stati membri e 5 miliardi di euro di fondi freschi destinati al 2024.La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa ANSA, citando fonti diplomatiche. Secondo le informazioni raccolte, a Budapest è stata proposta una deroga, simile a quella concessa dalla NATO, ma i negoziati su questa proposta sarebbero ancora “in corso”, come dichiarato dal consigliere di Orban.
Incertezza sul futuro del veto
Al momento non è chiaro se si riuscirà a trovare un accordo in extremis prima della fine del Consiglio Europeo o se le trattative si protrarranno. La situazione rimane quindi incerta, con un nodo cruciale che potrebbe influenzare le decisioni sull’assistenza militare all’Ucraina.
Le implicazioni del veto di Orban
Il veto di Orban rappresenta un ostacolo significativo per l’erogazione di aiuti militari cruciali all’Ucraina, in un momento in cui il paese è impegnato in un conflitto con la Russia. Le motivazioni alla base della posizione di Orban sono complesse e potrebbero essere legate a una serie di fattori, tra cui le relazioni con la Russia e le posizioni politiche interne. È importante monitorare l’evolversi della situazione e le possibili conseguenze del veto di Orban, che potrebbero avere un impatto significativo sulla guerra in Ucraina e sulle relazioni internazionali.