La Renaulution prosegue con una strategia a doppia gamba
A tre anni dall’annuncio della Renaulution, Renault continua a perseguire la sua strategia di elettrificazione, puntando su una “doppia gamba”: da un lato l’elettrico puro, dall’altro i motori ibridi, entrambi con l’obiettivo di offrire prodotti competitivi in termini di prezzo, efficienza ed emozione.Secondo Fabrice Cambolive, ceo della marca Renault, l’Italia rappresenta un mercato importante per Renault, in particolare nel segmento B con modelli come Clio e Captur, e per lo sviluppo dei segmenti superiori. Il successo di Renault nel nostro Paese è attribuito alla strategia a doppia gamba, che si sta rivelando vincente.
Un futuro ibrido e l’evoluzione dell’E-tech
Renault sta lavorando su nuovi motori ibridi, con un aggiornamento dell’E-tech che equipaggia già alcuni modelli. In particolare, su Rafale è previsto un “ibrido 2.0”, che si posiziona a metà strada tra un plug-in hybrid, con una batteria da 22 kWh per un’autonomia elettrica di 80-100 km, e un full hybrid, grazie a 2 kWh dedicati alla ricarica continua tramite il motore termico.
L’elettrico di Renault: da Zoe a R5 e R4
Renault ha una lunga storia di impegno nell’elettrico, con Zoe che, al suo arrivo, sembrava un mezzo venuto dal futuro. Oggi, l’obiettivo è accompagnare la clientela verso la sostenibilità con diverse soluzioni, tra cui anche la versione GPL per Clio e Captur.Per rendere accessibile l’elettrico a un pubblico più ampio, Renault punta su modelli come R5 e R4, due icone del marchio riproposte in versione elettrica con un prezzo di accesso attorno ai 20-25mila euro, come dichiarato da Luca de Meo.
L’elettrico si consolida, ma le sfide restano
Nonostante l’elettrico rappresenti circa il 13% delle vendite in Europa, il settore è in una fase di consolidamento, partendo da zero. La sfida per Renault è rendere appetibili le vetture elettriche anche nei segmenti superiori, C e D, sfruttando il successo del segmento B come trampolino di lancio.Cambolive sottolinea l’importanza delle infrastrutture di ricarica e del sostegno dei governi per la diffusione dei veicoli elettrici, riconoscendo anche che, secondo alcuni studi, il 30% degli acquirenti di auto elettriche non è soddisfatto del proprio acquisto, mentre il 70% riacquisterebbe un’auto a batteria.
La partnership con Geely e la sfida cinese
Renault ha stretto una partnership strategica con il colosso cinese Geely, dando vita al progetto Horse, in collaborazione anche con Aramco, per la produzione di propulsori di nuova generazione. La Cina rappresenta una sfida importante per l’industria automobilistica, con dazi e regole del mercato da definire.Cambolive ribadisce la volontà di Renault di costruire un ecosistema comune per rispondere alla concorrenza, scommettendo sulla competitività dell’Europa, pur non escludendo l’apertura al dialogo e all’impresa, senza però svelare dettagli sul futuro ingresso di Geely in Europa.
Un futuro elettrico con un approccio pragmatico
Renault dimostra di avere una visione chiara e pragmatica del futuro dell’auto, puntando su una strategia di elettrificazione a doppia gamba che tiene conto sia dell’elettrico puro che dell’ibrido. Questa strategia sembra essere ben ponderata, soprattutto considerando l’obiettivo di rendere i veicoli elettrici più accessibili, un fattore chiave per la loro diffusione di massa. La partnership con Geely potrebbe portare a interessanti sviluppi, ma è importante che Renault mantenga la sua identità e la sua posizione di riferimento nel panorama automobilistico europeo.