Un amore impossibile nel Sessantotto torinese
Il romanzo “Nessuno ci può giudicare”, presentato a Torino, è un viaggio nel tempo che ci riporta al 1968, un’epoca di grandi fermenti sociali e politici. Il protagonista, Marcello Vitale, magistrato originario del Meridione, arriva a Torino, città sconvolta dalle proteste studentesche e sull’orlo dell’autunno caldo del ’69, che vedrà come protagonisti gli operai. In questo contesto, incontra Carla, una studentessa dai capelli corvini e occhi scuri, in casa di amici comuni nel quartiere della Crocetta, un’area simbolo della Torino Bene.
Il romanzo esplora una storia d’amore impossibile, segnata dalle differenze sociali e ideologiche tra i due protagonisti. Marcello, uomo di legge, si trova a confrontarsi con la ribellione giovanile e con una donna che incarna lo spirito del Sessantotto, mentre Carla, figlia di un operaio meridionale arrivato a Torino con la valigia di cartone, porta con sé le ferite e le speranze di un’epoca di grandi cambiamenti.
Torino tra contestazione e terrorismo
Il romanzo non si limita a raccontare una storia d’amore, ma diventa anche un ritratto di una Torino in trasformazione. Le vicende di Marcello e Carla si svolgono sullo sfondo di una città che, a pochi anni di distanza, diventerà il teatro del terrorismo delle Brigate Rosse e di Prima Linea. La Torino del Sessantotto, con le sue proteste e i suoi slogan, si trasforma in un terreno fertile per l’estremismo, dove la contestazione diventa sempre più violenta e radicale.
Il romanzo ci mostra come la storia, con le sue svolte imprevedibili, abbia segnato profondamente la città, trasformando un periodo di ribellione giovanile in un’epoca di terrore e di violenza. Marcello, come magistrato, si troverà a dover affrontare le conseguenze di questa trasformazione, diventando a sua volta un obiettivo del terrorismo.
Un romanzo autobiografico e storico
“Nessuno ci può giudicare” è un romanzo storico, ma anche autobiografico, come testimonia lo stesso autore, Marcello Vitale. L’opera è permeata da un’atmosfera nostalgica, con la musica di Mina e Caterina Caselli a fare da colonna sonora a un’epoca di sogni e di speranze. Il romanzo cattura l’essenza di un’epoca, con le sue contraddizioni, le sue passioni e le sue delusioni.
L’amore impossibile tra Marcello e Carla diventa il simbolo di un’epoca in cui le differenze sociali e ideologiche si scontrano in modo drammatico, ma anche di un’epoca in cui il sogno e la fantasia avevano ancora il potere di illuminare il futuro.
Un’epoca di grandi cambiamenti
‘Nessuno ci può giudicare’ ci offre uno spaccato suggestivo di un’epoca di profondi cambiamenti, in cui la società italiana era in fermento e la città di Torino si trovava al centro di un vortice di eventi storici. Il romanzo, attraverso la storia d’amore impossibile tra i due protagonisti, ci restituisce le atmosfere di un’epoca segnata da ribellioni studentesche, immigrazione, e la nascita di un terrorismo interno che avrebbe sconvolto l’Italia negli anni a venire.