Dimissioni e condanne dopo l’inchiesta di Fanpage
L’inchiesta di Fanpage ha svelato filmati di militanti di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, che pronunciano frasi antisemite, razziste ed esaltano il nazismo. Tra le vittime degli insulti anche la senatrice ebrea Ester Mieli, prima accolta in un circolo e poi denigrata dai giovani militanti.
A seguito della diffusione dei filmati, la militante Flaminia Pace, segretaria di un circolo romano di Gioventù Nazionale, si è dimessa dal Consiglio nazionale dei giovani, organo consultivo della presidenza del Consiglio. La Pace aveva espresso risate sui social network riguardo alle polemiche nate ad aprile dopo che un giornalista aveva chiesto a Mieli se fosse ebrea, riferendosi alle svastiche e al comunicato stampa di solidarietà che lei stessa aveva redatto per la senatrice.
Anche Elisa Segnini, ex candidata al consiglio comunale di Bergamo con FdI e capo della segreteria di un deputato del partito, si è dimessa da un ruolo politico. Nel video, Segnini si definisce “razzista e fascista” e rivolge insulti all’eurodeputata Ilaria Salis.
Il partito ha condannato gli episodi, con il presidente del Senato Ignazio La Russa che ha espresso solidarietà a Mieli e il presidente dei deputati Tommaso Foti che ha affermato che “in FdI chi sbaglia paga”.
Reazioni politiche e posizioni del partito
Le opposizioni hanno condannato il “silenzio colpevole” della premier Giorgia Meloni e hanno chiesto lo scioglimento di Gioventù Nazionale, definendola un’organizzazione neofascista. Il ministro Guido Crosetto ha condannato gli insulti e le offese, affermando che “in FdI non può esserci spazio per persone, parole e pensieri come quelli che ho ascoltato”.
Il Consiglio nazionale dei giovani ha sottolineato di aver chiesto le dimissioni di Flaminia Pace con una delibera del 17 giugno, dopo la prima puntata dell’inchiesta di Fanpage, ritenendo le sue azioni “gravissime e in palese violazione di tutti i nostri valori e principi”.
Il deputato Fabio Rampelli ha chiesto al partito di “dimetterli”, mentre la deputata Chiara Colosimo si è detta “profondamente delusa” dagli episodi.
Un momento delicato per Fratelli d’Italia
Lo scandalo che ha coinvolto Gioventù Nazionale rappresenta un momento delicato per Fratelli d’Italia, che si trova a dover gestire una situazione che potrebbe danneggiare l’immagine del partito. La reazione immediata del partito, con le dimissioni di due militanti e le condanne da parte di esponenti di spicco, dimostra la volontà di dissociarsi da comportamenti intollerabili. Tuttavia, resta da vedere se il partito riuscirà a contenere i danni e a riacquistare la fiducia dei cittadini.