Un viaggio alla scoperta di Faber in Sardegna
Il docufilm di Leonardo Metalli, in onda a ottobre su Rai 1, si propone di offrire uno sguardo originale su Fabrizio De André, partendo dalla Sardegna, terra che il cantautore ha scelto come casa e che lo ha accolto con calore. Il viaggio del documentarista si snoda tra parole, immagini, suoni e visioni, con l’obiettivo di far riaffiorare il legame profondo di De André con l’Isola e con i sardi, a cui era caratterialmente affine.
Le riprese sono iniziate a Domus De Maria, al Chia Laguna, e proseguiranno in Gallura, toccando luoghi simbolo della vita di De André. Il documentario ripercorrerà la vita del cantautore attraverso interviste, testimonianze, scorci di paesaggi galluresi, spezzoni di concerti, luoghi e personaggi, per raccontare l’impronta che la Sardegna ha lasciato sulla sua produzione artistica.
Ricordi e testimonianze
Cristiano De André, figlio di Fabrizio, ha condiviso alcuni ricordi del padre con Leonardo Metalli, tra cui un episodio di infanzia in cui ha preso una pallonata durante una partita di calcio, mettendo fine alla sua breve esperienza calcistica, e un momento di grande complicità con il padre durante una battuta di pesca in cui hanno catturato un grande pesce.
Il documentario raccoglierà anche le testimonianze di storici amici tempiesi di De André, come il commercialista Franco Macciocco, il fattore Filippo Mariotti e l’ingegnere Giuseppe Visicale. Il giornalista Mario Frongia rievocherà invece il mitico incontro tra De André e Gigi Riva.
Un’eredità artistica e un legame profondo
Metalli si sofferma su alcuni aspetti del vissuto di De André in Sardegna, come gli incontri conviviali, la festa patronale di San Simplicio a Tempio, il dramma del sequestro e la decisione di restare in Sardegna come atto d’amore verso la terra e la sua gente. Il documentario approfondirà anche la vita da allevatore di De André a l’Agnata, la sua dimora rifugio nell’entroterra gallurese.
Il documentarista sottolinea la spiritualità e la tagliente ironia di De André, che emergono dalle sue canzoni e dalle interviste ad Antonio Ricci. L’Agnata, secondo Metalli, è stato un cantiere artistico, un laboratorio fertile dove sono nate parole, note, immagini e visioni che hanno superato i confini di una terra che per Fabrizio De André dovrebbe coincidere con il Paradiso.
Un omaggio a Faber attraverso la sua terra
Questo documentario sembra promettere un viaggio emozionante e ricco di spunti di riflessione sulla vita e l’arte di Fabrizio De André, attraverso la lente del suo profondo legame con la Sardegna. L’approccio del documentarista, che si focalizza sul vissuto di De André nell’isola, promette di svelare aspetti inediti del cantautore, arricchendo la nostra conoscenza della sua figura e della sua arte.