Trump critica il contributo europeo alla guerra in Ucraina
Stephen Cheng, portavoce della campagna di Donald Trump per le primarie presidenziali del Partito Repubblicano del 2024, ha dichiarato a Voice of America che l’ex presidente Trump ritiene che i Paesi europei dovrebbero sostenere una quota maggiore dei costi della guerra in Ucraina.
Secondo Cheng, Trump ha ripetutamente affermato che la sua priorità principale in un secondo mandato sarebbe quella di negoziare la fine del conflitto russo-ucraino il prima possibile. Trump ritiene che gli Stati Uniti abbiano contribuito in modo sproporzionato alla guerra, mentre i Paesi europei dovrebbero contribuire di più, considerando che ciò sarebbe “ingiusto nei confronti dei nostri contribuenti”.
Le promesse di Trump per un secondo mandato
La nota inviata da Cheng a Voice of America afferma che Trump “farà tutto il necessario per ripristinare la pace e ripristinare la forza e la deterrenza americana sulla scena mondiale”.
Secondo Cheng, Trump è “l’unica persona che può farlo”, sostenendo che la guerra tra Russia e Ucraina non sarebbe mai avvenuta se Trump fosse stato presidente.
Un’affermazione controversa
Le dichiarazioni di Trump sulla guerra in Ucraina e sul ruolo dell’Europa sono piuttosto controverse. Sebbene sia comprensibile che un candidato presidenziale si concentri sui costi per i contribuenti americani, è importante ricordare che la guerra in Ucraina ha un impatto diretto anche sull’Europa, sia in termini di sicurezza che di economia. Inoltre, l’affermazione che la guerra non sarebbe avvenuta se Trump fosse stato presidente è un’ipotesi non dimostrabile e che potrebbe essere interpretata come una semplificazione eccessiva di un conflitto complesso.