Progetto Ovovia: Sostenitori e contrari si confrontano
Il progetto della cabinovia che dovrebbe collegare il Porto Vecchio di Trieste con un’area del Carso triestino, finanziato con 62 milioni di euro di fondi del Pnrr, è stato oggetto di un acceso dibattito durante la IV Commissione consiliare. Il sindaco Roberto Dipiazza ha ribadito la sua volontà di realizzare l’opera, considerata utile per lo sviluppo del territorio, posizione condivisa dall’assessore alle Politiche dell’Ambiente Fabio Scoccimarro.
Il comitato No Ovovia, tuttavia, ha espresso numerose perplessità sul progetto, sollevando preoccupazioni relative ai rischi geologici, alle conseguenze economiche e all’impatto ambientale dell’opera sulla fauna e la flora della zona.
L’assessore Scoccimarro ha ribadito la linea dell’ascolto della comunità da parte della Giunta regionale, ma ha respinto le opposizioni al progetto definendole “ideologiche”. L’ingegnere e funzionario comunale Giulio Bernetti ha fornito una dettagliata illustrazione del progetto, mentre il sindaco Dipiazza ha lasciato l’aula dopo l’intervento di una residente che ha definito l’amministrazione comunale “arrogante”
Perplessità del comitato No Ovovia
Il comitato No Ovovia ha focalizzato la sua attenzione sui potenziali rischi geologici legati alla realizzazione dell’opera, sulle conseguenze economiche del progetto e sull’impatto ambientale che la cabinovia potrebbe avere sulla fauna e la flora della zona. Le preoccupazioni del comitato sono state espresse da più voci durante il dibattito in Commissione.
Posizione del Comune e della Regione
Il sindaco Dipiazza e l’assessore Scoccimarro hanno ribadito la loro convinzione che l’ovovia sia un’opera utile per lo sviluppo del territorio. Scoccimarro ha sottolineato l’impegno della Giunta regionale nell’ascoltare la comunità, ma ha respinto le opposizioni al progetto come “ideologiche”.
Prossimi passi e ricorsi
La consigliera del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Giulia Massolino ha lamentato il ritardo nella convocazione della commissione e ha annunciato che la decisione sul progetto passerà al ministero dell’Ambiente. Massolino ha espresso la speranza che il progetto venga bloccato a quel livello, sottolineando che sono in corso ricorsi al Tar che hanno già avuto esiti negativi a causa della mancanza di uno studio sulle alternative.
Un progetto divisivo
Il progetto della cabinovia di Trieste sembra suscitare forti divisioni nella comunità, con sostenitori che vedono nell’opera un’opportunità di sviluppo e contrari che temono impatti negativi sull’ambiente e sul territorio. È importante che il dibattito pubblico continui in modo costruttivo, con un’analisi approfondita dei pro e dei contro del progetto, tenendo conto delle preoccupazioni di tutti gli attori coinvolti.