Scritti di Maturità: un bilancio positivo
La sessione di esami di maturità 2023 sembra essere iniziata con un bilancio positivo per gli scritti. Secondo un sondaggio condotto dal portale Skuola.net su oltre 4.000 maturandi, oltre la metà dei partecipanti ha conseguito un punteggio superiore a 7, con il 6% che ha ottenuto il punteggio massimo di 40/40. Il 19% si è attestato tra i 35 e 39 punti, mentre il 26% tra 30 e 34 punti.
La correzione degli scritti è stata sorprendentemente rapida, con 7 maturandi su 10 che hanno conosciuto l’esito delle prove durante il fine settimana. La tecnologia ha giocato un ruolo fondamentale in questo processo, con oltre il 90% degli studenti che ha potuto visionare i punteggi tramite il registro elettronico.
Nonostante i risultati positivi, la seconda prova è stata percepita come più ostica della prima da circa 6 maturandi su 10, con un punteggio inferiore nello scritto di indirizzo.
L’orale all’orizzonte: ansie e aspettative
Mentre gli scritti sono ormai alle spalle, l’attenzione si sposta ora sull’esame orale, con 1 classe su 2 che ha già iniziato le prove in queste ore e il 90% che le inizierà entro questa settimana. Un’ombra di incertezza aleggia ancora sull’esame orale, nonostante le smentite del ministero e del ministro Valditara, in quanto 1 maturando su 3 ha preparato un “Capolavoro”, secondo il sondaggio di Skuola.net.
L’elemento più temuto dai maturandi è il materiale predisposto dalla commissione, un’immagine, un testo o una formula, da cui far partire un discorso multidisciplinare. Per 1 maturando su 2, questa fase rappresenta la parte più difficile dell’esame orale, soprattutto perché il 70% degli studenti non è riuscito a ottenere informazioni o “spoiler” dai professori interni.
Anche le domande sui programmi scolastici generano ansia nel 34% degli intervistati, mentre l’educazione (7%) e la relazione sul PCTO (3%) sembrano suscitare meno preoccupazioni. Solo il 5% si sente sereno e non teme alcun aspetto dell’esame orale.
Proiezioni sul voto di diploma
Sommando i crediti scolastici con i punteggi ottenuti negli scritti, gli studenti sono in grado di fare delle proiezioni sul voto finale di diploma. Il 10% degli intervistati punta al 100, contando sui propri risultati o sui 5 punti bonus che la commissione può assegnare ai candidati particolarmente performanti, un risultato in linea con la maturità 2023 dove circa 1 studente su 10 ha conseguito il massimo dei voti.
Quasi 1 maturando su 7 si immagina di ottenere un voto tra 90 e 99, mentre circa 1 su 4 si colloca nella fascia 80-89. Più o meno 3 su 10 si aspettano un voto tra 70 e 69, mentre il 22% prevede di ottenere un voto poco oltre il 60/100.
L’importanza dell’esame orale
L’esame orale rappresenta un momento cruciale per i maturandi, non solo per il voto finale, ma anche per la possibilità di dimostrare le proprie competenze e la propria capacità di ragionamento in modo autonomo. La pressione e l’ansia sono comprensibili, ma è importante ricordare che l’esame è anche un’occasione per dimostrare quanto si è imparato durante il percorso scolastico.