Mandati di arresto della Cpi contro alti funzionari russi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso soddisfazione per i mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale (Cpi) contro l’ex ministro della Difesa russo Serghei Shoigu e il capo di stato maggiore Valery Gerasimov, ritenendoli responsabili di crimini di guerra in Ucraina.
In un post su X (ex Twitter), Zelensky ha affermato che “ogni criminale coinvolto nella pianificazione e nell’esecuzione” degli attacchi in Ucraina “deve sapere che sarà fatta giustizia. Speriamo di vederli dietro le sbarre”.
Le parole di Zelensky
Secondo Zelensky, la decisione della Cpi “indica che la giustizia per i crimini russi contro gli ucraini è inevitabile” e che “nessun grado militare o nessun gabinetto può proteggere i criminali russi dalle loro responsabilità”.
Il presidente ucraino ha inoltre espresso la sua aspettativa di “ulteriori mandati di arresto” nei confronti di altri funzionari russi.
L’impatto dei mandati di arresto
I mandati di arresto emessi dalla Cpi rappresentano un passo significativo nel perseguimento della giustizia per le presunte atrocità commesse durante la guerra in Ucraina. Sebbene la loro effettiva applicazione sia complessa, dato che la Russia non riconosce la giurisdizione della Cpi, questi mandati potrebbero contribuire a rafforzare la pressione internazionale sulla Russia e a incoraggiare ulteriori indagini sui crimini di guerra.