L’annuncio dell’espulsione sui social

Il consigliere regionale veneto Gabriele Michieletto ha annunciato la sua espulsione dalla Lega attraverso un post su Facebook. In esso, Michieletto ha espresso la sua critica nei confronti del partito, affermando che quello che un tempo era un “movimento di popolo” si è trasformato in “un club per amici degli amici” caratterizzato da espulsioni e “liberazione di spazi”.”Sono rimasto nel partito fino ad oggi – ha scritto Michieletto – sperando di poter contribuire a farlo tornare sulla retta via, ma credo non sia possibile, questa ‘lega al contrario’ non è sanabile.”

Critiche alla Lega attuale

Michieletto ha definito la Lega attuale come “l’ombra pallida e sfumata di ciò che era”, accusandola di non avere una linea politica condivisibile e di essere vicina a “fascisti e nazisti europei”. Ha inoltre espresso la sua intenzione di non restare in un partito che considera “segrecente sovranista” e guidato da “pavidi segretari miracolati e inadeguati e le loro ballerine danzanti”.

Solidarietà a Paolo Grimoldi

Nel suo post, Michieletto ha espresso solidarietà all’ex parlamentare Paolo Grimoldi, anch’egli espulso dalla Lega, definendolo “uomo libero e onesto” e unito a lui nella sorte.

L’espulsione come sintomo di una crisi interna?

L’espulsione di Michieletto potrebbe essere interpretata come un segnale di una profonda crisi interna alla Lega. Le accuse di trasformazione del partito in un club ristretto e le critiche alla linea politica attuale potrebbero indicare un malcontento crescente all’interno del partito, con potenziali conseguenze sul suo futuro.

Di veritas

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