Centenari Attivi in Sardegna: Storie di Vita
Tonino, un uomo di 94 anni, si alza presto ogni mattina per recarsi nella sua campagna, percorrendo 5 km a piedi in entrambe le direzioni. La sua giornata è scandita dal lavoro nell’orto, dalla zappa, dalla disbosca e dalla piantumazione, trascorrendo ore con la schiena piegata. Si nutre di prodotti genuini del suo orto, ortaggi, verdure, frutta e un buon olio d’oliva. “Il vino me lo concedo ancora, 1 bicchiere di rosso al giorno, ultimamente con l’acqua”, racconta. Al ritorno in paese saluta tutti sventolando un bastone, ma cammina con passo sicuro e senza incertezze.
Vittoria Fresi di Mediterranea Adventures, con il marito Telemaco Murgia, guida turisti alla scoperta di una Sardegna poco nota. Racconta di come gli alberi millenari, gli ulivi forgiati dal vento e il sughero di Crisciuleddu, con i suoi 500 anni, siano un segno tangibile della longevità di queste terre. La coppia, appassionata di kayak, organizza tour che attraggono persone da tutta Europa. Telemaco ha scritto la guida “Pagaiando nel cuore del Mediterraneo” per Imago, e Vittoria afferma che il kayak è una passione che va oltre al lavoro, tanto che spesso vanno in gita con i figli, con bivacchi notturni.
Tonino Borrielli, un altro longevo, ci racconta la sua passione per il mare: “Vado in mare perché mi dà una energia che sento vitale, mio padre era pescatore e io pure lo sono stato. Oggi faccio le regate e pesco, ma il pomeriggio sto qua a costruire le nasse che si fanno da 800 anni e se non tramando questi lavori chi li farà?” Realizza le nasse con il giunco marino, seguendo la tradizione che vuole la raccolta nei giorni di San Giovanni con la luna calante, alle 2 e mezzo di notte, quando la natura è ancora addormentata. Queste nasse, oggi trasformate in lampade, sono un attrezzo di pesca antico e rispettoso dell’ambiente, con maglie che non trattengono i pesci neonati.
Anche Francesco Savino, morto a 106 anni, ha trascorso la sua vita coltivando i suoi terreni a Sorso, guidando le coltivazioni fino all’ultimo giorno.
Le Blue Zone in Sardegna
La scienza studia i fattori che contribuiscono alle età record dei centenari in Sardegna, un fenomeno che rientra nel concetto di “Blue Zone”. In particolare, la provincia di Nuoro, con i paesi montani della sub regione barbaricina d’Ogliastra e della Barbagia di Ollolai, è stata identificata come una zona di picco di longevità, dove gli uomini raggiungono i 100 anni con una frequenza straordinaria.
Fattori di Longevità: Oltre l’Alimentazione e lo Stile di Vita
Sebbene l’alimentazione sana e lo stile di vita attivo siano fattori importanti, non spiegano da soli la longevità in Sardegna. Studi suggeriscono che il ruolo sociale e l’utilità sociale degli anziani nella comunità siano elementi determinanti. Le persone anziane di questi borghi mantengono un ruolo attivo nella società, non sono “parcheggiati” in attesa della fine, ma continuano a contribuire alla vita del loro paese.
Testimonianze come “mio nonno a 94 anni curava la vigna” o “mia sorella a 103 anni sovrintendeva alla cucina” dimostrano come gli anziani siano parte integrante della comunità, con un ruolo sociale che si estende ben oltre l’età pensionabile.
L’eredità delle Tradizioni
L’articolo evidenzia come la longevità in Sardegna sia legata a uno stile di vita tradizionale, con un forte legame con la terra e il mare, e con tradizioni tramandate di generazione in generazione. Queste tradizioni, che includono un’alimentazione sana e uno stile di vita attivo, sembrano contribuire a una vita lunga e sana, ma è importante sottolineare che il ruolo sociale degli anziani nella comunità è un fattore chiave che non va sottovalutato.