Nessun interesse per la quota Mps
Carlo Cimbri, amministratore delegato di Bper, ha smentito categoricamente l’interesse di Bper e Unipol per la quota del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) in Monte dei Paschi di Siena (Mps). La dichiarazione è stata rilasciata a margine dell’incontro annuale della Consob, rispondendo a domande sulla possibile acquisizione della quota del Mef, che diventerà vendibile dal prossimo 2 luglio.
“Non è nei piani di Bper” e di Unipol “nemmeno”, ha affermato Cimbri, escludendo quindi qualsiasi interesse da parte delle due società.
Il futuro incerto
Interrogato sulla possibilità di un’eventuale interesse futuro, Cimbri ha risposto con una battuta: “Non ho la sfera di cristallo”. In altre parole, ha sottolineato l’impossibilità di prevedere con certezza gli sviluppi futuri in merito alla quota Mps.
Inoltre, quando gli è stato chiesto se, al di là della fattibilità, gli piacerebbe l’operazione, Cimbri ha risposto con una frase sibillina: “I desideri sono privati”. Con questa risposta, ha evitato di esprimere una qualsiasi opinione personale sull’eventuale acquisizione della quota Mps.
Un’operazione complessa
La possibile vendita della quota del Mef in Mps è un’operazione complessa che potrebbe avere implicazioni significative per il settore bancario italiano. L’esito della vendita dipenderà da una serie di fattori, tra cui l’interesse di potenziali acquirenti, le condizioni di mercato e le strategie del governo italiano. Sarà interessante osservare come si svilupperà la situazione nei prossimi mesi.