Un primo trimestre in rosso per il calzaturiero italiano
Secondo l’ultimo report del Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici, il primo trimestre del 2024 si è rivelato negativo per il comparto calzaturiero italiano. L’export ha subito una contrazione del -9,7% in valore e del -10,3% in termini di paia vendute, mentre il fatturato ha registrato un calo del -10,1%. Anche le famiglie italiane hanno ridotto i loro acquisti di calzature, con una flessione del -1,6% in quantità e dello -0,7% in spesa.
A fine marzo, il numero di aziende attive nel settore si è attestato a 3.490 unità, con un saldo negativo di -74 unità rispetto a dicembre 2023, pari a un calo del -2,1%. Si è registrato anche un calo degli addetti del -0,8%. Nel primo trimestre sono state vendute 51,9 milioni di paia, con un calo di 6 milioni di paia rispetto allo stesso periodo del 2023. Il fatturato ha raggiunto i 3,17 miliardi di euro, con un gennaio in crescita (+1,4%) e febbraio e marzo in calo (-6,2% e -20% rispettivamente).
Export in calo, con alcune eccezioni
L’export ha subito un calo sia verso l’Unione Europea (-4,1%) che verso i paesi extra-Ue (-15%). All’interno dell’Unione Europea, la Francia e la Spagna hanno mostrato risultati positivi, mentre Germania e Belgio hanno registrato un crollo rispettivamente del 10% e del 20%.
Tra i mercati extra-Ue, invece, si sono registrati incrementi per il Far East (+4,3%) e il Medio Oriente (+14,1%).
A livello regionale, l’export è cresciuto solo in Emilia Romagna (+0,3%) e Piemonte (+23,9%), mentre ha subito un calo in Lombardia (-10,8%), Veneto (-14,8%), Toscana (-19,7%), Marche (-8,9%), Puglia (-5,9%) e Campania (-2,9%).
Previsioni poco rosee per il secondo trimestre
Secondo Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici, un’indagine condotta a maggio tra gli associati ha evidenziato un calo del fatturato per il 68% del campione, con il 18% degli associati che ha riportato una contrazione superiore al -20%.
Solo l’11% degli associati si aspetta un miglioramento della situazione congiunturale nel secondo trimestre, che secondo le previsioni si potrebbe chiudere con un calo del fatturato attorno al -7,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Oltre l’80% degli associati prevede un’inversione di tendenza non prima del 2025.
Un segnale di allarme per il settore
I dati del primo trimestre 2024 rappresentano un segnale di allarme per il settore calzaturiero italiano. La contrazione dell’export e del fatturato, unita al calo degli acquisti delle famiglie italiane, evidenzia una situazione complessa che richiede un’attenta analisi e azioni concrete per rilanciare il settore. Sarà fondamentale comprendere le cause di questa flessione, come ad esempio l’impatto dell’inflazione, le tendenze del mercato globale e la concorrenza di altri paesi produttori, per poter mettere in atto strategie efficaci per riportare il settore su una traiettoria di crescita.