Un attacco mortale nella Striscia di Gaza
Secondo quanto riportato da media palestinesi e israeliani, un attacco aereo israeliano ha colpito il campo profughi di Shati (Beach) nel nord della Striscia di Gaza, causando la morte di 16 persone. Tra le vittime si troverebbe una sorella del leader di Hamas, Ismail Haniyeh.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa e l’emittente araba Al Jazeera hanno riferito che 11 delle vittime sarebbero state uccise in bombardamenti che hanno colpito due scuole, utilizzate come rifugio e gestite dall’Agenzia delle Nazioni unite per i profughi palestinesi (UNRWA), nel campo di Beach e nella zona di Daraj a Gaza.
Scuole colpite dai bombardamenti
L’attacco avrebbe colpito due scuole gestite dall’UNRWA, utilizzate come rifugio, nel campo di Beach e nella zona di Daraj a Gaza. L’utilizzo di scuole come rifugio da parte della popolazione civile è una pratica comune durante i conflitti armati, e solleva preoccupazioni per la sicurezza dei civili e la violazione del diritto internazionale umanitario.
Preoccupazioni per la sicurezza dei civili
L’attacco aereo che ha colpito la Striscia di Gaza, causando la morte di civili, tra cui una sorella del leader di Hamas, solleva gravi preoccupazioni per la sicurezza della popolazione civile. L’utilizzo di scuole come rifugio da parte dei civili è una pratica comune durante i conflitti, e il fatto che siano state colpite da bombardamenti è un segnale allarmante. È fondamentale che tutte le parti coinvolte nel conflitto rispettino il diritto internazionale umanitario e si adoperino per proteggere la popolazione civile.