Un appello dal passato
John ‘Paddy’ Hemingway, pilota della Raf durante la Seconda Guerra Mondiale, ha raggiunto la veneranda età di 104 anni. La sua lunga vita è probabilmente legata anche a un episodio avvenuto nell’aprile del 1945, negli ultimi giorni della campagna di liberazione dell’Italia. In quel periodo, Hemingway si trovò in difficoltà, inseguito dai tedeschi, e trovò rifugio presso una famiglia a Coccanile di Copparo (Ferrara). Ad accoglierlo fu Carla Fabbri, all’epoca una bambina di 10 anni, che lo aiutò a sfuggire al pericolo.
Qualche mese fa, attraverso il Messaggero, l’aviatore irlandese aveva lanciato un appello per incontrare la bambina che lo aveva aiutato, ormai scomparsa da una decina d’anni.
Un incontro carico di emozioni
Nonostante la scomparsa di Carla Fabbri, Hemingway ha avuto la fortuna di incontrare a Dublino Lina Volpi, la figlia della donna che aveva salvato la sua vita. Lina, oggi 61enne, è cresciuta ascoltando i racconti di quel pilota straniero arrivato in casa loro in cerca di aiuto, accolto, rifocillato e aiutato a fuggire.
Durante l’incontro, Lina ha consegnato a Hemingway un quadretto con alcuni piccoli resti dell’aereo che era precipitato nella campagna ferrarese. “Quando lo ha visto – ha raccontato Lina al Resto del Carlino di Ferrara – gli si sono illuminati gli occhi, mentre quando gli ho stretto la mano ho subito pensato che la stessa mano, 79 anni prima, aveva stretto quella di mia madre e in quel momento l’ho sentita molto vicina. Un’emozione davvero difficile da raccontare”.
Un legame indissolubile
L’incontro tra Hemingway e Lina Volpi è un toccante esempio di come un evento storico possa creare un legame profondo e duraturo tra persone apparentemente slegate. La storia di Hemingway e Carla Fabbri è un monito sulla capacità di compassione e solidarietà umana, anche in momenti di grande difficoltà e incertezza.