Un allarmante numero di suicidi nelle carceri italiane
Secondo i dati diffusi dal Garante nazionale, dall’inizio dell’anno si sono verificati 44 suicidi nelle carceri italiane, un numero che desta preoccupazione. Il dato, aggiornato al 20 giugno, evidenzia un aumento rispetto allo stesso periodo del 2023, quando si registrarono 34 suicidi, e del 2022, con 33 casi.Tra le vittime, si registrano 42 uomini e 2 donne, di cui 24 italiani e 20 stranieri provenienti da 14 diversi Paesi.
Sovraffollamento e criticità nel sistema carcerario
Al 12 giugno, il numero di detenuti in Italia era pari a 61.468, a fronte di 47.067 posti regolarmente disponibili, rispetto a una capienza complessiva di 51.221 posti. Questo dato determina un indice di sovraffollamento del 130,59% a livello nazionale, come sottolineato dal Garante.La situazione di sovraffollamento rappresenta una criticità strutturale del sistema carcerario italiano, con conseguenze potenzialmente gravi sulle condizioni di vita dei detenuti e sulla sicurezza all’interno degli istituti penitenziari.
Un problema complesso che richiede attenzione
Il dato sui suicidi in carcere rappresenta un campanello d’allarme che non può essere ignorato. È necessario un’analisi approfondita delle cause di questo fenomeno, tenendo conto di fattori come il sovraffollamento, le condizioni di detenzione, l’accesso ai servizi di assistenza psicologica e le difficoltà di reinserimento sociale. È fondamentale investire in politiche carcerarie che promuovano la riabilitazione e la reinserzione sociale dei detenuti, al fine di ridurre il rischio di suicidi e migliorare le condizioni di vita all’interno degli istituti penitenziari.