Operazioni di sradicamento in Bolivia
La Direzione generale per lo sviluppo globale delle regioni produttrici di coca della Bolivia ha annunciato l’eradicazione di 3.832 ettari di coltivazioni illegali di foglie di coca nel corso del 2023, fino al 18 giugno. Secondo un rapporto ufficiale diffuso dall’agenzia di stampa statale Abi, le operazioni di sradicamento hanno interessato sia aree censite e accatastate, sia luoghi non autorizzati, dove si è concentrata la maggior parte degli interventi delle forze antidroga.
Le operazioni hanno interessato anche aree protette come il Parco nazionale Carrasco, il Parco nazionale Amboró e la Riserva forestale El Choré. Il dipartimento di Santa Cruz ha registrato la superficie più vasta di coltivazioni illegali sradicate, con 1.977 ettari, seguito da Cochabamba (1.280 ettari) e La Paz (574 ettari).
Obiettivo di sradicamento entro il 2024
Il vice ministero della Coca e dello Sviluppo integrale ha ricordato che il governo del presidente Luis Arce ha programmato lo sradicamento di almeno 10.525 ettari di foglie di coca entro il 2024. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso la costituzione di 21 basi operative, con l’obiettivo di contrastare la produzione di cloridrato di cocaina.
La lotta al narcotraffico in Bolivia
La notizia evidenzia gli sforzi del governo boliviano nel contrastare il traffico di droga, con un focus specifico sull’eradicazione delle coltivazioni illegali di coca. È importante notare che la Bolivia è uno dei principali produttori di cocaina al mondo, e la lotta al narcotraffico rappresenta una sfida significativa per il paese. L’obiettivo di sradicare 10.525 ettari di coltivazioni entro il 2024 rappresenta un impegno importante, ma resta da vedere se sarà possibile raggiungere questo obiettivo e quali saranno le conseguenze sociali ed economiche di tali operazioni.