Beethoven a Roma: Daniele Gatti dirige la “Pastorale” e la Settima Sinfonia
euterpe
2 min read
Un’immersione nell’arte di Beethoven
Il 25 giugno alle 20.30, l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma ospiterà il terzo appuntamento con il ciclo dedicato alle sinfonie di Beethoven diretto dal maestro Daniele Gatti e proposto dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Questo progetto, che prevede l’esecuzione integrale dei nove capolavori del compositore tedesco, è un’iniziativa che, come spiega lo stesso Gatti, “vuole anche prendere in contropiede” le celebrazioni del bicentenario della morte di Beethoven che si terranno nel 2027. L’idea è quella di creare un'”immersione” nell’arte beethoveniana, stimolando l’apprezzamento sia dell’Orchestra, del Coro che del pubblico.
La “Pastorale”: un omaggio alla natura
La serata si aprirà con la celebre Sinfonia n. 6 “Pastorale”, composta in cinque movimenti con indicazioni programmatiche. Eseguita per la prima volta a Vienna nel 1808, la “Pastorale” è una testimonianza tangibile dell’amore che Beethoven nutriva per la natura, un sentimento che emerge chiaramente anche dalla sua corrispondenza. In una lettera del 1810, il compositore scrisse: “Che bellezza potermene andare finalmente in giro fra siepi e boschi, alberi, erbe, rocce. Nessuno può amare la campagna quanto io l’amo”.
La Settima Sinfonia: un’apoteosi della danza
La seconda parte del concerto sarà dedicata alla Sinfonia n. 7, eseguita per la prima volta a Vienna nel 1813. Questa sinfonia ha incantato anche Richard Wagner, che in uno dei suoi saggi la definì “l’apoteosi della danza”, “la danza nella sua essenza suprema, un prodigio tre volte benedetto che incarna i movimenti del corpo”.
Un’occasione per riscoprire Beethoven
L’iniziativa dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia offre un’opportunità unica per immergersi nell’universo sonoro di Beethoven, esplorando la profondità e la varietà del suo linguaggio musicale attraverso l’esecuzione integrale delle sue sinfonie. Questo ciclo di concerti, in vista del bicentenario della morte del compositore, rappresenta un’occasione per riscoprire la grandezza di Beethoven e il suo lascito immortale alla storia della musica.
