Un omaggio a Puccini alla Scala
Il Teatro alla Scala prosegue il suo omaggio a Giacomo Puccini, a cento anni dalla sua morte, con un nuovo allestimento di Turandot, l’ultima opera del compositore italiano. La regia è affidata a Davide Livermore, mentre la direzione musicale è di Michele Gamba, subentrato a Daniel Harding. Il cast vede protagonisti Anna Netrebko nel ruolo di Turandot, Yusif Eyvazov (che si alternerà con Roberto Alagna) nel ruolo di Calaf e Rosa Feola nel ruolo di Liù.
Turandot, opera terminata dopo la morte di Puccini da Franco Alfano (anche se esiste una versione di Luciano Berio), è fortemente legata al teatro milanese, essendo stata eseguita per la prima volta proprio alla Scala nel 1926. Durante la prima rappresentazione, Arturo Toscanini, direttore d’orchestra, interruppe l’esecuzione al punto in cui Puccini era arrivato, dichiarando al pubblico “qui finisce l’opera perché il maestro è morto” e non proseguì.
Nella versione diretta da Gamba, l’opera sarà comunque divisa in due parti, quella composta da Puccini e quella di Alfano. Verrà osservato un minuto di silenzio in memoria del compositore, durante il quale il pubblico, al quale sarà stata distribuita una candela all’ingresso, la accenderà insieme ai protagonisti dell’opera, sia sul palco che in platea.
Un mondo che non c’era
Livermore, per la scenografia realizzata insieme a Eleonora Peronetti, Paolo Gep Cucco, i costumi di Marianna Fracasso e le luci e i video di Antonio Castro e D-Wok, ha creato “un mondo che non c’era”, ispirandosi a film come Blade Runner e ai manga. La storia di Turandot, una principessa che sposerà solo chi riuscirà a risolvere tre enigmi, pena la morte per chi non troverà la soluzione, è narrata in chiave contemporanea, secondo Livermore.
Calaf, principe ignoto che risolve gli enigmi, rappresenta chiunque abbia deciso di fare qualcosa nonostante gli avessero detto che non poteva. Liù, la schiava innamorata di Calaf che si sacrifica per amore, incarna la figura della donna che si dona completamente per gli altri. Turandot, invece, è il suo opposto, il rovescio della stessa medaglia.
Un tributo a Puccini
Il tributo a Puccini proseguirà con un concerto speciale il 29 novembre, giorno del centenario della morte del compositore, diretto da Riccardo Chailly con il coro e l’orchestra della Scala, con la partecipazione di Anna Netrebko e Jonas Kaufmann. Inoltre, dal 24 ottobre, il museo del teatro ospiterà la mostra L’opera incontra i nuovi media. Puccini, ricordi e l’ascesa dell’industria moderna dell’intrattenimento, attualmente in corso presso la sede di Bertelsmann a Berlino.
Un omaggio sentito
L’omaggio del Teatro alla Scala a Puccini a cento anni dalla sua morte si presenta come un evento ricco di significato, che celebra non solo la grandezza del compositore, ma anche il profondo legame che unisce la sua opera al teatro milanese. La scelta di inserire un minuto di silenzio durante la rappresentazione, con l’accensione delle candele, è un gesto commovente e significativo, che testimonia il rispetto e l’affetto per la figura di Puccini.