Bonelli accusa Sangiuliano di incompetenza storica
Il deputato di Avs Angelo Bonelli ha puntato il dito contro il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, accusandolo di incompetenza storica. In una nota, Bonelli ha espresso la sua opinione secondo cui Sangiuliano avrebbe dimostrato di non conoscere la storia, sostenendo che Cristoforo Colombo, oltre ad essere un grande navigatore, fosse anche “predittivo” e avesse utilizzato le teorie di Galileo Galilei per circumnavigare la Terra ben 70 anni prima della nascita dello scienziato pisano.
Bonelli ha ironicamente proposto di regalare a Sangiuliano un libro di storia, sottolineando come il ministro della Cultura non solo non conosca la storia, ma non legga nemmeno, come dimostrato dal suo voto al premio Strega per libri che non avrebbe mai letto. Il deputato si è quindi chiesto come possa continuare a ricoprire il ruolo di ministro della Cultura, chiedendo alla premier Giorgia Meloni se provi vergogna per il suo ministro.
L’affermazione errata di Sangiuliano
Le dichiarazioni di Bonelli fanno riferimento a quanto affermato da Sangiuliano durante un incontro a Taobuk a Taormina, dove il ministro ha sostenuto che Colombo voleva raggiungere le Indie circumnavigando la Terra “sulla base delle teorie di Galileo Galilei”.
Tuttavia, come correttamente sottolineato da Bonelli, Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564, mentre Colombo iniziò il suo primo viaggio nell’agosto del 1492 e morì nel 1506. L’affermazione di Sangiuliano risulta quindi storicamente errata, visto che Galileo nacque ben 70 anni dopo il primo viaggio di Colombo.
L’importanza della conoscenza storica per un ministro della Cultura
L’episodio solleva interrogativi sull’adeguatezza di un ministro della Cultura che commette errori storici così grossolani. La conoscenza della storia è fondamentale per chiunque ricopra un ruolo di responsabilità culturale, poiché consente di comprendere il presente alla luce del passato e di promuovere un’adeguata valorizzazione del patrimonio storico-culturale. L’errore di Sangiuliano, seppur apparentemente banale, potrebbe essere interpretato come un segnale di superficialità e disinteresse nei confronti della storia, valori che dovrebbero essere al centro dell’azione di un ministro della Cultura.