Il guardrail rimosso come prova
Il tratto di cavalcavia di Mestre teatro della tragedia del bus de La Linea, avvenuta il 3 ottobre scorso con un bilancio di 22 morti e 15 feriti, è stato dissequestrato. La Procura della Repubblica di Venezia ha disposto la rimozione del guardrail, che è stato portato a sezioni alla caserma Matter, sede del comando del Reggimento Lagunari Serenissima. Le barriere di sicurezza, tolte mantenendo intatti i bulloni e i “portanti”, si aggiungono ai pezzi precedentemente rimossi in due interventi distinti e alla carcassa del bus.
Indagini in corso
Le perizie sul corpo e il cuore dell’autista hanno escluso l’ipotesi del malore, ma le indagini proseguono su altri fronti. Tra i punti chiave delle indagini figurano lo stato del cavalcavia, le immagini delle telecamere del mezzo, la scatola nera (che si trova in cloud a Francoforte in Germania) e il funzionamento dello sterzo del bus.
Cantiere in corso prima dell’incidente
L’area del cavalcavia era già interessata da un cantiere per la posa di nuove barriere di sicurezza e per il consolidamento dell’intera struttura al momento dell’incidente. Tre funzionari del Comune di Venezia e l’amministratore delegato de La Linea sono indagati per la tragedia.
Un passo avanti nelle indagini
Il dissequestro del tratto di cavalcavia e la rimozione del guardrail come prova rappresentano un passo avanti nelle indagini sulla tragedia del bus. L’analisi delle barriere di sicurezza potrebbe fornire elementi cruciali per ricostruire la dinamica dell’incidente e individuare eventuali responsabilità. Tuttavia, è importante sottolineare che le indagini sono ancora in corso e che saranno necessarie ulteriori analisi per chiarire le cause dell’incidente.