L’Aic si schiera contro la Fifa e il calendario sovraccarico
L’Associazione Italiana Calciatori (Aic) ha ufficialmente presentato un ricorso legale contro la Fifa, esprimendo la propria contrarietà al calendario calcistico attuale e, in particolare, all’istituzione del Mondiale per club a 32 squadre previsto per il 2025 negli Stati Uniti.
Il ricorso, coordinato da Fifpro Europe e in collaborazione con sindacati di calciatori inglesi e francesi, contesta la legittimità della decisione della Fifa di fissare unilateralmente il calendario delle partite internazionali, sostenendo che la creazione del Mondiale per club aggraverebbe un calendario già sovraccarico.
Il ricorso legale e le motivazioni dell’Aic
Secondo l’Aic, il calendario calcistico attuale, con il numero eccessivo di partite internazionali, viola i diritti dei calciatori, come sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e dal diritto della concorrenza. L’associazione sottolinea che i calciatori, soprattutto i top player, affrontano un carico di lavoro insostenibile con fino a 70 partite all’anno e oltre 90.000 chilometri percorsi in trasferta.
Il presidente dell’Aic, Umberto Calcagno, ha evidenziato come l’associazione, insieme a Fifpro, da anni si batta contro l’attività agonistica esasperata, denunciando un ritmo insostenibile per gli atleti.
Il dibattito sul calendario calcistico
La questione del calendario calcistico sovraccarico è un tema di grande attualità nel mondo del calcio. La proliferazione di competizioni internazionali e nazionali, spesso con calendari sovrapposti, mette a dura prova la salute fisica e mentale dei calciatori, esponendoli al rischio di infortuni e di burnout. Il ricorso dell’Aic potrebbe contribuire a riaprire il dibattito sulla necessità di una riforma del calendario calcistico, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra le esigenze delle diverse competizioni e il benessere dei calciatori.