Condizioni di salute e richiesta di trasferimento
Secondo una relazione medica dell’equipe del carcere milanese di Bollate, Renato Vallanzasca, 74enne ex protagonista della mala milanese, necessiterebbe di cure e stimoli cognitivi non disponibili nell’ambiente carcerario. I medici hanno segnalato una “patologia” e hanno suggerito il trasferimento in un “ambito residenziale protetto” o in un “luogo di cura esterno”.
La relazione medica è stata acquisita dai legali di Vallanzasca, gli avvocati Corrado Limentani e Paolo Muzzi, che hanno presentato una nuova richiesta di differimento pena con detenzione domiciliare in una struttura adatta per motivi di salute. I legali sostengono che Vallanzasca, condannato all’ergastolo con “fine pena mai”, non possa più stare in carcere a causa di un decadimento neurologico e cognitivo.
Revoca dei permessi premio e reclamo della difesa
A marzo, Vallanzasca ha visto revocare i permessi premio per frequentare una comunità terapeutica, dove si recava almeno una volta alla settimana. Il giudice della Sorveglianza ha ritenuto che le condizioni fisiche e psichiche del 74enne non gli permettessero di ricevere l’assistenza necessaria in quella comunità.
La difesa ha presentato reclamo, sostenendo che la comunità terapeutica è utile per alleviare il decadimento di Vallanzasca e che i permessi premio rappresentano una “terapia” per lui, aiutandolo a “mettere in moto cervello e parola”. Secondo i legali, i permessi potrebbero facilitare il suo trasferimento in una struttura di cura.
Pareri dei consulenti e posizione del sostituto pg
I consulenti della difesa, psicologi e neurologi, hanno diagnosticato un “quadro cognitivo e comportamentale deficitario” e un “processo neurodegenerativo irreversibile” in Vallanzasca. Tuttavia, una precedente richiesta di differimento pena con detenzione domiciliare era stata respinta a fine maggio 2022.
Il sostituto pg Rossana Penna ha chiesto alla Sorveglianza di rigettare il reclamo, suggerendo alla difesa di presentare una nuova istanza per i permessi. I giudici si sono riservati di decidere, potendo concedere nuovamente i permessi, negarli o richiedere ulteriori informazioni dal carcere di Bollate sulle condizioni di Vallanzasca.
Un caso complesso con implicazioni etiche e giuridiche
La vicenda di Vallanzasca solleva questioni complesse che riguardano il diritto alla salute e il trattamento dei detenuti, soprattutto in casi di gravi patologie e con una lunga storia detentiva. È importante garantire che Vallanzasca riceva le cure necessarie per la sua condizione, ma allo stesso tempo è necessario tenere conto della gravità dei suoi reati e delle implicazioni etiche e giuridiche legate al suo trasferimento in una struttura esterna.