Un omaggio a Ferruccio Busoni
Il centenario della morte del compositore empolese Ferruccio Busoni (1866-1924) sarà celebrato ad Empoli con un evento speciale: la messa in scena della sua opera lirica Turandot, in occasione della settima edizione dell’Opera in Piazza.L’appuntamento è fissato per il 5 luglio sul sagrato della Collegiata di Sant’Andrea, nel cuore della città. La versione in lingua italiana dell’opera, tratta dalla fiaba omonima di Carlo Gozzi nella traduzione italiana di Oriana Previtali Gui, andrà in scena con un allestimento essenziale, privilegiando la musica e la performance degli artisti.
Una ‘Turandot’ inedita
La Turandot di Busoni, composta nel 1917, fu eseguita per la prima volta all’Opernhaus di Zurigo l’11 maggio dello stesso anno. Solo nel 1936 l’opera giunse in Italia. L’esecuzione del 5 luglio vedrà la partecipazione della nuova Orchestra Ferruccio Busoni di Empoli, nata dalla collaborazione con Damiano Tognetti e l’Associazione Il Contrappunto, sotto la direzione dell’esperta Miriam Němcová.I cori saranno affidati al Laboratorio Corale del Centro Busoni, coordinato dal maestro Stefano Boddi. La rappresentazione si caratterizzerà per la semplicità scenica, con un’attrezzeria ridotta al minimo e un’illuminazione curata dal light designer Gianni Pollini, figura di spicco nel panorama nazionale e internazionale.
Un team di professionisti
La regia dell’opera è stata affidata a Franco Spina, mentre l’ideazione dei costumi, del trucco e delle parrucche è opera di Fabio Miari, sarto artigianale. La scelta di un allestimento essenziale punta a mettere in risalto la bellezza musicale dell’opera e la bravura degli interpreti, in un’atmosfera intima e suggestiva.L’evento si preannuncia come un’occasione unica per celebrare il genio di Ferruccio Busoni e la sua eredità musicale, offrendo al pubblico un’esperienza coinvolgente e di grande valore culturale.
Un evento di grande valore culturale
L’Opera in Piazza di Empoli, con la scelta di ‘Turandot’ per celebrare il centenario della morte di Busoni, dimostra la sua attenzione alla valorizzazione del patrimonio culturale locale e alla promozione di eventi di grande qualità artistica. La scelta di un’opera meno nota rispetto alla celebre ‘Turandot’ di Puccini, ma di grande interesse storico e musicale, contribuisce a far conoscere al pubblico un aspetto meno conosciuto del genio di Busoni, offrendo un’occasione di approfondimento e di scoperta.