Un romanzo controcorrente
Il 20 giugno 1974, la casa editrice Einaudi pubblicò “La Storia” di Elsa Morante, un romanzo monumentale di 719 pagine che l’autrice volle rigorosamente in edizione tascabile. La copertina, inizialmente raffigurante il cadavere di un bambino tra le macerie, fu poi sostituita con l’immagine di un bambino vivo, sempre tra le macerie, ma in bianco e nero.
Il romanzo, dedicato simbolicamente agli “analfabeti”, secondo le parole di Morante, suscitò un acceso dibattito sin dalla sua pubblicazione. Le terze pagine dei giornali si riempirono di commenti sul contenuto, sullo stile, sul valore politico del testo e persino sulla copertina. La controversia ruotava intorno al pessimismo dell’opera, considerata da molti il più bel romanzo del secolo.
“La Storia” si contrapponeva ai paradigmi artistici degli anni Settanta, caratterizzati da sperimentalismo e rigore programmatico. Morante, pur abbracciando una visione profondamente politica, scelse un impianto narrativo tradizionale.
Una storia vista dagli occhi di una donna
Il romanzo racconta la Seconda Guerra Mondiale dal punto di vista di Ida Ramundo, una donna priva di ideologie ma segnata dal dolore della vita vissuta e vista dalla parte bassa della Storia. Il trasformismo del figlio di Ida, Nino, prima balilla, poi partigiano e infine contrabbandiere, incarna la visione sconsolata dell’ideologia, una visione profondamente femminile e quindi disturbante.
“La Storia” è un racconto di solitudine, abbandono, sopravvivenza e improvvisazione quotidiana, incentrato sulla figura di una maestra che si ritrova madre due volte e due volte sola, la seconda volta a causa della violenza subita da un soldato tedesco.
Un classico che supera il tempo
“La Storia” si è dimostrato un classico che va oltre il tempo, come dimostra la recente trasposizione televisiva diretta da Francesca Archibugi, in onda su Rai 1 dall’8 al 23 gennaio 2024. La serie, premiata con il premio “Serie dell’anno” ai Nastri d’argento per la serialità, ha riscosso un grande successo di pubblico, anche su Rai Play dove è ancora disponibile.
Jasmine Trinca, interprete di Ida Ramundo nella serie, ha spiegato che ha accettato il ruolo perché le è stata data “la grandissima occasione di raccontare con una voce di donna ‘la Storia’, che spesso invece viene raccontata dagli uomini”. La serie rappresenta una nuova trasposizione televisiva del romanzo, a 38 anni da quella diretta da Luigi Comencini per Rai2 con Claudia Cardinale nel ruolo di Ida Ramundo.
L’attualità di “La Storia”
“La Storia” di Elsa Morante, pur essendo ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, continua a parlare al presente. Il romanzo affronta temi universali come la solitudine, la violenza, la perdita e la ricerca di senso in un mondo spesso caotico e crudele. La scelta di raccontare la storia dal punto di vista di una donna, in un’epoca in cui la voce femminile era spesso marginalizzata, rende l’opera ancora più attuale e significativa.