L’eurodeputata rivendica il suo passato nel movimento di lotta per la casa
In un post sui social, Ilaria Salis, eurodeputata di Avs, ha ammesso di essere stata una militante del movimento di lotta per la casa, rivendicando con orgoglio la sua partecipazione al movimento e il suo continuo sostegno. Nel post, Salis ha affrontato il tema del credito che Aler reclama nei suoi confronti, ammontante a 90.000 euro, per la presunta occupazione di una casa in via Giosuè Borsi a Milano.
Il credito di Aler e le contestazioni di Salis
Secondo Salis, Aler basa la sua richiesta di credito esclusivamente sul fatto che nel 2008 lei è stata trovata all’interno dell’abitazione, nonostante non siano stati effettuati ulteriori controlli negli anni successivi e non sia mai stato avviato alcun procedimento civile o penale a suo carico. L’eurodeputata ha criticato la pratica di Aler di richiedere “indennità di occupazione” agli inquilini, definendola una strategia per spaventare gli occupanti e fare cassa, considerando che il totale dei crediti contabilizzati da Aler ammonta a oltre 176 milioni di euro.
La prospettiva di Salis sul movimento di lotta per la casa
Salis ha sottolineato che il movimento di lotta per la casa è composto da decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti che hanno lottato per il diritto ad avere un tetto sulla testa, e che spesso si sono ritrovati ad affrontare denunce. Ha auspicato che l’informazione si concentri sul contesto di grave povertà e precarietà abitativa che affligge ampie fasce di popolazione, piuttosto che concentrarsi su accuse personali.
Il diritto all’abitare e la lotta per la casa
La vicenda di Ilaria Salis solleva un tema cruciale: il diritto all’abitare e le strategie di lotta per la casa. Il movimento di lotta per la casa, spesso visto come un fenomeno marginale, rappresenta una risposta concreta alla crisi abitativa che affligge molte persone, soprattutto in città come Milano con affitti molto alti. La questione solleva interrogativi sul ruolo degli enti pubblici come Aler e sulla loro capacità di rispondere al bisogno di un alloggio dignitoso per tutti.