Piantedosi punta al 2025 per la riapertura delle frontiere
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso il desiderio di ripristinare la libera circolazione ai confini con Slovenia e Croazia entro il 2025. La dichiarazione è arrivata durante una conferenza stampa a seguito dell’incontro trilaterale con i ministri dell’Interno sloveno, Bostjan Poklukar, e croato, Davor Bozinovic.
La data del 2025 assume un significato particolare in quanto segna l’anno in cui Gorizia e Nova Gorica saranno capitali europee della cultura, evento che potrebbe beneficiare di un flusso turistico importante nella regione balcanica.
La sospensione dei controlli alle frontiere è attualmente in vigore fino al 19 dicembre prossimo, e i prossimi mesi saranno cruciali per la decisione definitiva sulla riapertura.
Cooperazione tra le forze di polizia
Nonostante l’obiettivo di riaprire le frontiere, Piantedosi ha sottolineato l’intenzione di mantenere una forma di cooperazione tra le forze di polizia anche in futuro, sfruttando l’esperienza maturata durante la sospensione dei controlli.
Il ministro ha ipotizzato la possibilità di pattuglie congiunte, supportate da strumenti tecnologici e operativi, per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico anche dopo la riapertura.
La Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso il suo presidente Massimiliano Fedriga, ha offerto il supporto della Protezione civile in termini di mezzi e personale.
Valutazione positiva dei controlli
Piantedosi ha espresso una valutazione positiva dell’efficacia dei controlli ai confini tra Italia e Slovenia e tra Slovenia e Croazia, sottolineando che sono stati effettuati senza creare disagi significativi alla circolazione, in particolare per i lavoratori transfrontalieri.
Anche i ministri Poklukar e Bozinovic hanno concordato sulla validità del format di cooperazione messo in atto in questi mesi.
Un passo verso la normalità
La dichiarazione di Piantedosi rappresenta un segnale positivo verso un ritorno alla normalità nei confini tra Italia, Slovenia e Croazia. La riapertura delle frontiere, prevista per il 2025, potrebbe contribuire a favorire gli scambi economici e culturali tra le tre nazioni, oltre a potenziare il turismo nella regione balcanica, in particolare in vista dell’evento di Gorizia e Nova Gorica come capitali europee della cultura. Tuttavia, è importante che la riapertura avvenga in modo graduale e sicuro, garantendo la sicurezza e l’ordine pubblico.