L’ingresso di Aur in Ecr condizionato dal sostegno all’Ucraina
Il co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento Europeo, Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia, ha dichiarato che l’ingresso del partito rumeno Aur nel gruppo è stato subordinato ad una dichiarazione scritta di sostegno unilaterale alla causa ucraina.
Secondo Procaccini, tale dichiarazione sarebbe stata una condizione sine qua non per l’ammissione di Aur in Ecr, in quanto il gruppo si è sempre schierato a fianco di Kiev. “Abbiamo chiesto ad Aur una dichiarazione scritta formale sul loro sostegno unilaterale alla causa ucraina, senza quello l’ingresso in Ecr non sarebbe stato possibile perché noi siamo stati da sempre a fianco Kiev“, ha spiegato Procaccini.
Procaccini: “Stesso iter per un eventuale ingresso di Orban”
Procaccini ha inoltre affermato che lo stesso iter dovrebbe essere seguito da un eventuale ingresso di Viktor Orban, leader del partito ungherese Fidesz, nel gruppo Ecr. “Se un domani anche Orban volesse entrare in Ecr, dovrebbe fare lo stesso“, ha spiegato l’eurodeputato di FdI.
Le dichiarazioni di Procaccini arrivano in un contesto di tensioni tra l’Ungheria e l’Ucraina, con Orban spesso accusato di avere posizioni filo-russe e di ostacolare le sanzioni contro Mosca.
Le dichiarazioni di Procaccini e le implicazioni politiche
Le dichiarazioni di Procaccini evidenziano come il sostegno all’Ucraina stia diventando un fattore determinante nell’allineamento politico all’interno del Parlamento Europeo. La richiesta di una dichiarazione scritta di sostegno da parte di Aur e la prospettiva di un’analoga richiesta ad Orban suggeriscono che il gruppo Ecr stia cercando di rafforzare la propria identità politica in chiave pro-Ucraina. Resta da vedere se questa linea politica sarà in grado di attrarre altri partiti e quali saranno le conseguenze a lungo termine per il gruppo Ecr.