Un calo costante dopo il boom del biennio 2020-2021
Il numero di lavoratori domestici contribuenti all’Inps ha subito un calo significativo nel 2023, attestandosi a 833.874 unità, con un decremento del 7,6% rispetto al 2022. Questo dato rappresenta una diminuzione di 68.327 lavoratori rispetto all’anno precedente. Il trend negativo si conferma anche rispetto al 2022, con un calo del 7,3% rispetto al 2021.
Il biennio 2020-2021 aveva invece visto un incremento del numero di lavoratori domestici regolarizzati, probabilmente dovuto a una combinazione di fattori: la spontanea regolarizzazione di rapporti di lavoro per consentire ai lavoratori domestici di recarsi al lavoro durante il periodo di lockdown e l’entrata in vigore di una norma che ha regolamentato l’emersione di rapporti di lavoro irregolari.
Un’analisi approfondita del trend
Il calo registrato negli ultimi due anni potrebbe essere dovuto a diversi fattori, tra cui la ripresa economica post-pandemia, che potrebbe aver spinto alcuni lavoratori domestici a cercare opportunità lavorative in altri settori. Inoltre, è possibile che la flessibilità lavorativa introdotta durante la pandemia abbia portato alcune famiglie a rivedere le proprie esigenze di assistenza domestica. Sarebbe interessante approfondire questi aspetti per comprendere meglio le cause di questo trend.