Un cartellone internazionale all’insegna dell’inclusione
La Basilica di Aquileia si prepara ad accogliere una nuova edizione dei Concerti estivi, intitolata “Basilica per tutti”, che si svolgerà dal 29 giugno al 21 settembre. La rassegna, ideata come “ponte” di musica per la sua dimensione transfrontaliera e per la sua inclusività e accessibilità, proporrà un cartellone internazionale con protagoniste eccellenze artistiche “al femminile”.Ad annunciare il ricco programma è stato il direttore della Fondazione Società Conservazione della Basilica di Aquileia (So.Co.Ba) Andrea Bellavite, insieme al direttore artistico Pierpaolo Gratton e alla responsabile dei Concerti Sara Zamparo.
Otto appuntamenti tra Basilica e Slovenia
Il calendario dei concerti prevede otto appuntamenti, che si svolgeranno principalmente nella Basilica Patriarcale di Aquileia, con una tappa speciale al Santuario del Monte Santo (Sveta Gora) in Slovenia. L’inaugurazione è affidata al Coro Eos il 29 giugno, seguito da concerti con le star internazionali dell’organo, Willeke Smits e Vibeke Astner, che si esibiranno sullo strumento Kaufmann, restaurato di recente e donato alla Basilica dall’imperatore Francesco Giuseppe nel 1896.La rassegna proseguirà con il Music System World Brass Ensemble e il Trio Hermes con il mezzosoprano Francesca Gerbasi, la pianista Martina Frezzotti, allieva della pianista georgiana Eliso Virsaladze, e un concerto-evento con Mittelvox e l’Orchestra d’Archi Arrigoni, diretti da Mateja Černic, con il violino solista Elisa Spremulli.
Un gran finale con l’Orchestra Sinfonica inclusiva
La rassegna si concluderà con un concerto speciale di Esagramma Symphony In_Orchestra, la prima Orchestra Sinfonica d’Europa inclusiva, centro di ricerca per il disagio psichico attraverso il linguaggio musicale e artistico.
Un’iniziativa culturale di grande valore
La rassegna “Basilica per tutti” si presenta come un’iniziativa culturale di grande valore, non solo per la qualità degli artisti coinvolti, ma anche per la sua attenzione all’inclusione e alla dimensione transfrontaliera. La scelta di mettere in luce eccellenze artistiche “al femminile” e di includere una tappa in Slovenia contribuisce a creare un ponte di cultura e di scambio tra diverse realtà, promuovendo la diversità e l’interconnessione.