Il ricordo di Marco Bellocchio
“È stata una delle attrici più belle del mondo, aveva occhi carismatici e una voce profonda. Non doveva fare troppi sforzi sul set, aveva una luce che ammaliava”, così il regista Marco Bellocchio ricorda Anouk Aimée all’agenzia ANSA. Bellocchio ha lavorato con l’attrice nel film Salto nel vuoto del 1980, al fianco di Michel Piccoli, film che ha regalato ad entrambi gli attori il premio al Festival di Cannes.
Il regista ricorda con un leggero rimpianto un incontro con l’attrice avvenuto alcuni anni fa: “Non troppi anni fa ci vedemmo e lei ironica come sempre mi disse: ‘Quando lavoriamo di nuovo insieme? Non c’è mica tanto tempo’. È sempre stata fantastica”, racconta Bellocchio.
Il regista ha voluto condividere la Palma d’oro d’onore ricevuta a Cannes nel 2021, oltre che con i figli, proprio con Piccoli e Aimée, a dimostrazione del legame particolare che lo legava ai due interpreti e al film Salto nel vuoto, “un film molto sentito, ispirato ad un amore tardivo di una mia stretta parente – prosegue – e che Michel e Anouk riuscirono ad interpretare in questo dramma borghese tra Piacenza e Roma con grande profondità, perdendo per l’occasione l’allure di star parigine”
Una donna di grande modernità
Secondo Bellocchio, Anouk Aimée era “una donna di grande modernità, mi piaceva e piaceva perché ribaltava l’archetipo femminile italiano di una certa epoca, aveva affascinato Federico Fellini in La Dolce Vita e in Otto e mezzo“.
Il regista la descrive come una donna “che badava alla propria vita, il cui lavoro non era totalizzante, non come certe attrici che sacrificano la vita al cinema. Sul set poi sentiva molto il regista, se entrava in sintonia, come accadde con me, si faceva guidare, si abbandonava”.
Bellocchio ricorda anche “la fissazione che aveva dei capelli sempre in ordine, era motivo di presa in giro sul set di Salto nel vuoto, ma era anche una donna molto ironica e sempre spiritosa”.
Una carriera immensa
Anouk Aimée ha avuto “una carriera immensa con grandi titoli e registi e due film in cima, la Dolce Vita innanzitutto, con quel personaggio bellissimo e disperato in cerca di libertà, e poi Un uomo e una donna, quella storia romantica per cui impazzirono i francesi”, conclude Bellocchio.
Un’attrice iconica
La scomparsa di Anouk Aimée rappresenta una perdita significativa per il mondo del cinema. La sua bellezza, il suo talento e la sua capacità di incarnare personaggi complessi e memorabili l’hanno resa un’icona del cinema francese e internazionale. La sua eredità artistica continuerà a ispirare generazioni di attori e spettatori.