Le preoccupazioni della Commissione Ue
La Commissione Europea, nelle sue raccomandazioni all’Italia, ha evidenziato come persistano sfide di lunga data nell’ambito delle procedure per l’affidamento di concessioni marittime, lacuali e fluviali per attività ricreative e turistiche, in particolare per le concessioni balneari.
Secondo la Commissione, i ritardi nell’attuazione di procedure di aggiudicazione trasparenti e competitive per tali concessioni, insieme alla mancanza di redditività per le autorità pubbliche, rappresentano un motivo di preoccupazione.
La Commissione ha riconosciuto i miglioramenti iniziali introdotti dalla legge annuale sulla concorrenza del 2021, ma ha espresso dubbi sulla loro effettiva attuazione a causa di successivi interventi legislativi.
La legge sulla concorrenza del 2021 e le successive modifiche
La legge annuale sulla concorrenza del 2021 aveva introdotto alcune misure volte a rendere più trasparenti e competitive le procedure di aggiudicazione delle concessioni balneari. Tuttavia, secondo la Commissione Ue, successivi interventi legislativi avrebbero ostacolato l’attuazione di queste misure, generando incertezze e ritardi.
Non è chiaro quali siano stati gli specifici interventi legislativi successivi alla legge del 2021 che avrebbero ostacolato l’attuazione delle misure iniziali. Sarebbe necessario approfondire l’analisi normativa per comprendere meglio quali siano state le modifiche apportate e il loro impatto sulle procedure di aggiudicazione delle concessioni.
Un problema complesso
La questione delle concessioni balneari è un tema complesso che coinvolge interessi economici, sociali e ambientali. Da un lato, è importante garantire che le procedure di aggiudicazione siano trasparenti e competitive, per evitare favoritismi e garantire un’equa distribuzione delle risorse. Dall’altro lato, è necessario considerare l’impatto sociale ed economico delle concessioni, soprattutto per le imprese e i lavoratori che operano nel settore. La Commissione Ue pone giustamente l’attenzione sulla mancanza di redditività per le autorità pubbliche, un aspetto che dovrebbe essere attentamente valutato nell’ambito di una riforma del settore.