Le accuse di Milei a Sanchez
Il presidente argentino Javier Milei, noto per le sue posizioni ultraliberiste, ha nuovamente attaccato il premier spagnolo Pedro Sanchez, definendolo “codardo” e accusandolo di applicare un modello simile a quello del presidente venezuelano Nicolas Maduro in materia di libertà di espressione. Le dichiarazioni sono state rilasciate in un’intervista televisiva a poche ore dalla partenza di Milei per Madrid, dove è previsto che riceva un premio dall’Istituto Juan de Mariana e che abbia un incontro con la presidente della Comunità di Madrid, Isabel Diaz Ayuso, esponente del Partito Popolare.
La reazione del governo spagnolo
Il governo spagnolo, attraverso la portavoce Pilar Alegria, ha chiesto espressamente al presidente argentino di “osservare il dovuto rispetto al popolo spagnolo e alle sue istituzioni”. La richiesta è arrivata dopo le pesanti accuse di Milei nei confronti di Sanchez. La Spagna aveva già richiamato il suo ambasciatore a Buenos Aires in seguito alle accuse di corruzione proferite da Milei nei confronti della moglie di Sanchez durante un precedente viaggio in Spagna.
L’agenda europea di Milei
Oltre alla breve visita in Spagna, l’agenda europea di Milei prevede una tappa in Germania, dove riceverà un premio dalla Società Hayek e si incontrerà con il cancelliere Olaf Scholz. Lunedì 24 luglio è previsto un incontro a Praga con il primo ministro della Repubblica Ceca, Petr Fiala, con rientro a Buenos Aires previsto per martedì 25 luglio.
Tensioni diplomatiche e libertà di espressione
Le dichiarazioni di Milei, seppur forti e polemiche, ripropongono il tema delicato della libertà di espressione e del rispetto reciproco tra le istituzioni di diversi paesi. È importante ricordare che le accuse di Milei nei confronti di Sanchez non sono state supportate da prove concrete, e che la reazione del governo spagnolo è stata immediata e decisa. Resta da vedere se questo nuovo scambio di accuse avrà ulteriori conseguenze sulle relazioni diplomatiche tra Argentina e Spagna.